mercoledì 5 dicembre 2012

Perché si ha paura del cambiamento?

Domanda ingenua: ma noi della sinistra vogliamo veramente mandarlo a casa il nano di Arcore? perchè onestamente di occasioni ce ne sono state e tuttavia è ancora lì, e sembra persino che voglia ricandidarsi. Ho fatto 5 anni di Università dal 2001 al 2006 durante i quali il principale discorso politico tra studenti era perchè fosse necessario un rinnovamento politico e perchè il premier non fosse adatto a governare l'Italia, per non parlare del conflitto d'interessi. C'è stato l'episodio in cui B. al parlamento europeo ha detto a Schulze che lo proponeva per un film che si stava girando in Italia per il ruolo di kapo. La questione del conflitto d'interessi sembrava riguardare chiunque, insomma chi può dire che con un premier con 3 televisioni personali a disposizione l'informazione potrà essere corretta e imparziale? ovviamente nessuno, e all'epoca sembrava così scontato che non appena la sinistra fosse andata al governo la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata la legge sul conflitto d'interessi. Invece niente, in 2 anni di governo non sono riusciti a farla quella legge (o non hanno voluto?) e così il nostro rivale si è ricandidato. Nel frattempo ha definito la Merkel con aggettivi poco raffinati nei confronti di una donna e dopo la prima elezione di Obama lo ha definito "abbronzato" per non dire nero (!). Durante l'ultimo governo della destra c'è stata la questione del processo Ruby, con il bunga bunga italiano spiattellato su tutte le prime pagine dei quotidiani mondiali. Siamo stati derisi da tutti pure dai comici spagnoli. Abbiamo mostrato al mondo l'arretratezza del modello culturale italiano, dando un'immagine della donna in Italia che non corrisponde alla realtà dei fatti ma solo a una piccola fetta di popolazione che ancora tratta la donna come una prostituta.
In questi mesi si è aperta un'altra possibilità per un rinnovamento, ovvero la candidatura di Renzi a sinistra in modo che contrapponendo un candidato giovane, con ottime capacità comunicative e con 39 anni di meno dell'ex premier. 39 anni di meno che si vedono nel modo di ragionare, nel modo di trattare le donne dal momento che ha una moglie insegnante e non ex attrice di film da 4 soldi (la scelta di una donna intelligente e in grado di ragionare denota la capacità di un uomo di relazionarsi con le donne che esprimono le proprie idee) e dal momento che aveva proposto un governo con 5 ministri uomini e 5 donne. Che non sono le quote rosa, significa che è un leader capace di gestire un team misto o meglio ancora che ha capito che sia gli uomini che le donne tirano fuori il meglio del loro potenziale se messi a confronto nel modo di porsi e di parlare e pertanto vuole gestire un team misto. La maggior parte delle persone che conosco, uomini e donne, giovani all'anagrafe o nel modo di pensare, ha sperimentato personalmente che gestire un team misto, all'incirca al 50% femminile, migliora il lavoro del team stesso qualunque esso sia, che si tratti di un ufficio, di una redazione o di qualsiasi altro progetto di lavoro.
Le idee che serpeggiano tra le giovani menti erano chiare e visibili anche nei progetti di Renzi per rendere più europeo il nostro paese, per esempio aveva proposto di rifinanziare l'Erasmus in modo che fosse accessibile al 25% degli studenti universitari. Inoltre aveva spiegato chiaramente durante il dibattito televisivo su Rai1 del mercoledì precedente al ballotaggio che il motivo per cui il nostro paese deve perseguire gli standard europei non è fare un favore alla Merkel quanto piuttosto siamo noi che vogliamo essere veramente europei. O almeno, i giovani lo vogliono, forse c'è qualcuno che non lo vuole mi viene questo dubbio.
Ora che ha vinto Bersani faccio ovviamente i miei migliori auguri al vincitore e spero che tenga conto del 40% che aveva scelto Renzi nel preparare il suo progetto per il rinnovamento dell'Italia.
Tuttavia, tutti da sinistra a destra avevano intuito che se il vincitore delle primarie fosse stato Bersani, a destra avrebbero ricandidato B., mentre contro Renzi non si sarebbe mai ricandidato per l'impossibilità a vincere contro un uomo nuovo, giovane, con idee vincenti e che gli avrebbe portato via una grossa fetta di elettorato. Ma allora perchè? Io mi chiedo perchè la sinistra non è in grado di coalizzarsi con una strategia vincente per ridare credibilità a questo paese in un'era che sia veramente post-berlusconiana?
La mia domanda rimane senza risposta immagino, o forse un'ipotesi in testa ce l'ho: che la sinistra non sia in grado o non voglia costruire una campagna elettorale per proporre come rendere questo paese migliore, ma voglia solo costruire il suo progetto sul suo contrastare B. trovando tutti i difetti dei rivali ma senza poi lavorare per risolvere la situazione vincendo le elezioni con un governo forte o facendo sì che il rivale abbandoni il ring per anzianità.
E la stessa cosa vogliono fare dall'altra parte: convincere gli elettori che l'unico motivo per cui devono essere votati è per non far andare al potere gli altri. Il titolo de Il Giornale di lunedì mattina dopo il ballottaggio era eloquente: "ancora comunisti". Ma vogliamo una volta per tutte superare questa antica distinzione e traghettare finalmente il paese verso il cuore dell'Europa? Vogliamo impegnarci tutti insieme per avere uno stile di vita come la Germania o la Gran Bretagna? O ai giovani che vogliono un paese diverso toccherà espatriare?
Dove andremo a finire così?