"Loro distruggeranno, noi costruiremo.
Loro insulteranno, noi studieremo.
Loro spaventeranno, noi aiuteremo."
La due giorni del forum nazionale del Partito Democratico è stata un momento di confronto intenso e che ha certamente contribuito a dettare le linee programmatiche per il lavoro dei prossimi mesi della nostra comunità. Un Matteo Renzi nuovamente energico, che sa trasmettere speranza. Una comunità solida che crede fermamente nel futuro e nel cambiamento. Che vuole provare a portare avanti un percorso diverso, più inclusivo e una comunicazione pensata per veicolare al meglio i contenuti e per uscire dalla bolla autoreferenziale in cui spesso rimangono i nostri post, le nostre riflessioni, i nostri articoli.
"Non ho nostalgia dei tavoloni con dodici sigle di alleanze che si chiamavano Unione e pensavano a parlarsi male addosso e c’era chi diceva sì e poi andava in piazza contro il governo".
Uno dei pezzi più applauditi del nostro segretario parte dal rifiuto della nostalgia del passato per lasciare il posto alla speranza e al futuro: un passaggio chiave che si tenta di portare a termine da 4 anni ma senza mai arrivare al suo completamento. Perché no, la nostalgia non può e non deve essere il paradigma della politica: la politica deve costruire progetti, portarli avanti, confrontarsi con la realtà e misurarsi quotidianamente con il cambiamento per interpretarlo, per aiutare e guidare i cittadini nell'essere parte attiva del cambiamento.
Ho molto apprezzato l'ampio spazio dato a Lucia Annibali, donna coraggiosa che ogni giorno coesiste con la sua sofferenza e che si è tuttavia trasformata negli anni in una persona che sa trasmettere speranza. E poi tanto altro: lo ius soli raccontato dallo sguardo sorridente di Insaf Dimassi una ragazza di 20 anni - in Italia da quando aveva 9 mesi - che studia scienze politiche e che ancora non ha ottenuto la cittadinanza, Mauro Berruto e le bellissime storie di tenacia e impegno che ci ha riportato, e un giro per l'Italia del nostro segretario in autunno per mettersi all'ascolto dei territori e delle loro peculiarità. Una mattinata dedicata ad interventi autorevoli ma anche una serata tematica con gruppi di lavoro specifici e in cui abbiamo avuto la possibilità di confrontarci su ciò che sarà al centro del lavoro del partito sul territorio nei prossimi mesi: dalla militanza alla comunicazione, dallo spazio dedicato agli amministratori locali alle priorità da portare avanti per garantire ai giovani di avere pieno accesso alla vita del Paese: casa, lavoro, mamme. Di questo ci vogliamo fare carico come partito democratico, di favorire l'inclusione e l'occupazione, di aiutare i nostri giovani e meno giovani a trasformare i loro sogni in progetti concreti, di continuare a spiegare con pazienza la complessità di ciò a cui i nostri rappresentanti lavorano giorno dopo giorno, e che ogni semplificazione è una truffa.
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