martedì 17 dicembre 2019

Metro a Vimercate: lo stanziamento derubricato da impegno a invito

Dunque oggi la Lega ha deciso che i soldi per la  metropolitana leggera o metrotranvia da Cologno Nord a Vimercate non sono messi a bilancio per il 2020 ma per il 2022 (!) e poi vota un ordine del giorno che "invita" la giunta ad anticipare l'erogazione della sua quota per la progettazione definitiva nel 2020 (presumibilmente durante l'assestamento di bilancio) SE i comuni coinvolti si sono nel frattempo impegnati a versare la loro parte. Lasciatevi dire una cosa: la progettazione sulla mobilità sostenibile non può e non deve essere scaricata sui comuni, Regione Lombardia ha un ruolo centrale in quella che dovrebbe essere una visione di medio-lungo periodo di tutto il sistema di trasporto lombardo, dalle metropolitane a Trenord che ha una gestione fallimentare, alle strade. Se vogliamo #metroavime per le Olimpiadi invernali 2026 occorre continuare l'iter di questi ultimi anni portato avanti in sinergia con il comune di Milano, senza introdurre ulteriori ostacoli o criticità che non ci sono: i sindaci sono stati ascoltati, le istanze sono state messe insieme ed è stata trovata una sintesi, i livelli di inquinamento hanno raggiunto delle soglie elevatissime e non si può pensare di continuare ad investire sul trasporto privato e lasciare i fondi per il trasporto pubblico sempre in standby.

lunedì 16 dicembre 2019

Metro a Vimercate: la regione tenta di frenare il progetto

Chiediamo a Regione Lombardia di passare dalle parole ai fatti e di stanziare i fondi per il finanziamento della seconda fase del progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all'asse Cologno Nord - Vimercate per il 2020. L'incontro con i sindaci non aveva lasciato dubbi: indipendentemente dal partito di appartenenza, gli amministratori locali avevano chiesto un collegamento sostenibile ed efficiente. Rimandare di altri 3 anni non permetterebbe la realizzazione dell'opera in tempo per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. E' stato presentato un emendamento del Partito Democratico che chiede di stanziare i fondi per la progettazione definitiva dell'opera nell'esercizio di bilancio 2020, è indipensabile che tutti i partiti lo sottoscrivano anche e soprattutto le forze di maggioranza che hanno la responsabilità di governare la regione.
Emendamento al bilancio di Regione Lombardia presentato dal Partito Democratico

In serata è arrivato anche un comunicato stampa congiunto dei sindaci di Vimercate, Agrate Brianza, Brugherio e Carugate che riporto:

APPELLO AL CONSIGLIO REGIONALE DAI SINDACI INTERESSATI DAI PROGETTI
DI PROLUNGAMENTO DELLA M2 DA COLOGNO NORD A VIMERCATE
In queste ore il Consiglio regionale della Lombardia sta esaminando, in vista della sua approvazione, tutta la documentazione relativa al bilancio di previsione 2020 – 2022. Sono in fase di valutazione anche i singoli emendamenti presentati dai diversi consiglieri regionali.
Apprendiamo con profondo sconcerto che il bilancio 2020 di Regione Lombardia non prevede risorse per il finanziamento della seconda fase del progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo allo studio per il prolungamento della linea 2 della metropolitana da Cologno Nord a Vimercate.
Sappiamo inoltre della presentazione di due emendamenti, uno da parte di un consigliere di maggioranza (che però prevede il finanziamento degli studi solo nel 2022) e uno da parte di consiglieri di minoranza (che prevede il finanziamento degli studi già nel 2020).
La decisione di Regione di non finanziare la seconda fase degli studi e l’eventuale accoglimento dell’emendamento che prevede un finanziamento solo nel 2022 sorprende e sconcerta. Regione Lombardia contraddice infatti la scelta fatta nel 2016 di reinserire l’opera nel quadro della programmazione regionale e la sua stessa compartecipazione (con 100.000 euro) al finanziamento che ha portato alla predisposizione della prima fase degli studi.
Nell’ultimo incontro del 28 novembre a Milano ci è stato confermato che per poter arrivare alla richiesta di un finanziamento per l’opera al Ministero serve che la seconda fase degli studi sia effettuata nel 2020.
Il venir meno, da parte di Regione Lombardia, al lavoro unitario ripreso dal 2016 insieme al Comune di Milano e ai Comuni coinvolti (Agrate, Brugherio, Carugate, Concorezzo, Vimercate) rischia nuovamente di vanificare gli ultimi tre anni di lavoro, e di dare ragione a tutti coloro che continuano a pensare che questo prolungamento, del quale si discute da almeno venti anni, non vedrà mai la luce.
Noi Sindaci, in rappresentanza di tutti i nostri concittadini, confidiamo che la Giunta e l'intero Consiglio regionale possano sostenere fin da subito il finanziamento dello studio e, in questa direzione, rivolgiamo un accorato appello al Consiglio Regionale perché non vengano deluse le attese di un territorio che del prolungamento della metropolitana ha bisogno per motivi di sviluppo sociale ed economico, di collegamento tra l’area milanese e quella vimercatese e, soprattutto, per il sensibile miglioramento della qualità della vita che il progetto potrebbe portare, vista la sicura riduzione del traffico ed il miglioramento di altri parametri ambientali, come dimostrano gli studi sostenuti anche dalla stessa Regione.
Simone Sironi (Agrate Brianza)
Marco Troiano (Brugherio)
Luca Maggioni (Carugate)
Francesco Sartini (Vimercate)

mercoledì 11 dicembre 2019

Donare pasti ai poveri o prevenire la futura povertà dei propri lavoratori?


Da ieri mi è comparso insistentemente questo annuncio sponsorizzato su Facebook che vorrebbe che io, spinta dallo spirito natalizio, donassi dei pasti alla Caritas se e quando ordino su Just Eat. Conosco il meccanismo per cui un'azienda pensa di migliorare la propria reputazione comunicando un'immagine di sé buona, dedita al volontariato e alla vicinanza agli ultimi. Solo rilevo una percezione di "ultimi" molto singolare e poco connessa alla realtà lavorativa dei giovani di oggi. Mi piacerebbe sapere per esempio perché hanno dei riders a partita iva (monocommittente?) quindi senza malattia, maternità e ferie e in tal caso mi piacerebbe regalare un diritto a uno di loro: diritti che in realtà dovrebbero essere la base di qualunque rapporto di lavoro dipendente, le ferie infatti sono garantite dall'articolo 36 della Costituzione, la partita iva non è adatta ad un lavoro dipendente (in cui esistono dei capi, si prendono indicazioni, e si risponde a qualcuno sopra che può decidere se tenerti o no e quante ore devi lavorare e non direttamente al cliente). La partita iva si può utilizzare laddove si risponde direttamente al cliente, si promuove la propria attività e si decide se lavorare due ore al giorno o 12 a seconda dei periodi della vita e di quanto si vuole fatturare. Inoltre, la mancanza di congedi parentali retribuiti farà sì che nei prossimi anni quei giovani ragazzi ora entusiasti della "concessione" ricevuta ovvero di poter lavorare, rischino di finire essi stessi a mangiare alla Caritas o in alternativa non avranno la possibilità di farsi una famiglia. Inoltre si apprende da un loro post Facebook del 26 novembre appena trascorso, che il loro call center è in Albania, immagino non per risparmiare sul costo del lavoro. Il cambiamento parte da noi, il rispetto dei diritti degli altri parte dalle nostre scelte di consumo e dalla nostra volotà di garantire agli altri i loro diritti: non esiste un diritto a starsene sul divano d'inverno perché fa freddo e ricevere a casa un pasto portato da una persona che invece con quelle stesse temperature è fuori in strada, in mezzo al traffico, e invece di sapere che se si ammala viene pagata sa che la sua azienda vuole donare i pasti alla Caritas. Se abbiamo un extra, diamolo al rider e se ci sono giovani convinti che le partite iva monocommittenti siano legali, pensiamoci noi perché un domani quei ragazzi e quelle ragazze non potranno chiedere un mutuo, non potranno ammalarsi, non potranno andare in vacanza in sicurezza sapendo che è normale fermarsi ogni tanto e non correre dientro all'ennesima consegna, all'ennesimo cliente cafone, sotto la pioggia e sotto la neve. E soprattutto vorrei che quei giovani non finissero domani a mangiare alla mensa della Caritas.

lunedì 9 dicembre 2019

Buon lavoro alla nuova premier finlandese 🇫🇮

Da ieri Sanna Marin è la nuova premier della Finlandia 🇫🇮. Un passo avanti per una costruzione di leadership al femminile e per dare spazio alla generazione dei trentenni. Già ministra dei trasporti, è stata la prima persona nella sua famiglia a conseguire la laurea👩‍🎓. L'elezione di una donna giovane (ad oggi la più giovane premier al mondo) e popolare è una bellissima notizia per l’Europa 🇪🇺 e per il centrosinistra tutto. E ora spero che i più restii prendano atto che se una donna cresce in una famiglia non tradizionale può avere una splendida vita e dare un contributo al miglioramento della società: del resto, i frutti delle famiglie tradizionali li abbiamo già conosciuti, non è che siano garanzia di nulla, come non sono garanzia di nulla l'età matura, la giacca e la cravatta 👨🏻‍💼. Abbiamo avuto conferma che una donna può fare un figlio 🤰 mentre è ministra e diventare premier essendo mamma da poco più di un anno 👨‍👩‍👧, e sappiamo anche che non occorre provenire da una famiglia di livello per poter accedere ad un certo ambito, se la scuola è davvero per tutti. Buon lavoro!
Sanna Marin, foto dal profilo Instagram ufficiale