venerdì 12 novembre 2021

#staffettaBussolati la Lombardia merita

Problemi nella sanità lombarda?

Sì, tanti, il nostro consigliere regionale del Partito Democratico Pietro Bussolati oggi in aula sta facendo un intervento fiume raccontando i punti di vista e le storie dei cittadini sulla malasanità Lombarda. Qui il link per seguire a diretta streaming ⤵️ https://www.facebook.com/PietroBussolati/videos/2996488103947346/ 

Questo invece il mio contributo alla staffetta ⤵️

1) Un approccio generale da correggere che vede i medici degli ospedali o di base affrontare i pazienti con un approccio procedurale senza un minimo di customer care, e i medici privati affrontare i pazienti con un approccio olistico alla persona, dal momento che si trovano davanti un cliente pagante. Una persona che deve scegliere di affrontare delle cure può scegliere anche in base al medico che si trova davanti e al modo in cui si sente approcciata, un medico competente è seriamente intenzionato a prendersi cura del paziente ha un approccio di tipo olistico che intende la persona nel suo complesso e non fa mai sentire la persona come parte di una procedura standard. Credo che su questo tema bisognerebbe investire in formazione anche per quanto riguarda i medici ospedalieri e i medici di base, ma in generale tutti i medici che ricevono i pazienti senza ricevere un pagamento successivo immediato: è in cambio del loro stipendio e soprattutto per onorare il giuramento di Ippocrate che dovrebbero lavorare come se avessero davanti un cliente pagante.

2) I medici non devono fare in intramoenia le visite che non sono disponibili a fare con la mutua. Va data sempre la priorità alle visite prenotate con il ticket e non a quelle private mentre purtroppo come ben sappiamo accade il contrario, prima cerchi di prenotare con la mutua c'è posto fra sei mesi, poi cerchi di prenotare privatamente improvvisamente il posto compare fra 2 giorni.

3) A causa della pandemia è stata tolta la possibilità per gli accompagnatori di entrare negli ospedali, in alcuni ospedali questo problema è già stato superato ma non in tutti: andrebbe monitorato in modo strutturato soprattutto per quanto riguarda i neopapà nelle sale parto e tutte le visite legate alla gravidanza. Escludere i neopapà dall' accompagnamento al parto ci riporta indietro di vent'anni, oggi sempre più coppie scelgono di vivere insieme questo momento. 

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