"Non
sono morti perchè il fuoco è divampato. Non sono morti perchè il mare li
ha inghiottiti. Non sono morti perchè una legge disumana ha impedito
che venissero salvati. Sono morti perchè non potevano vivere là dove
erano nati." (anonimo eritreo)
Il mio commento alla tragedia dell'altra notte al largo di Lampedusa si racchiude bene nelle parole del Papa: vergogna, vergogna, vergogna.
Per i pescherecci che in tre sono passati accanto alla barca e non hanno prestato soccorso, per una tratta di esseri umani utilizzati come merce di scambio da trafficanti senza scrupoli, per la mancanza di rispetto verso la sofferenza e la disperazione di queste persone da parte di noi italiani, dell'Europa e di tutto il mondo del business che pensa solo a vendere armi a dei disperati. Dobbiamo soltanto vergognarci.
la storia di Tareke Brhane profugo eritreo
Appello Lampedusa Nobel per la pace
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