Dopo l'intervento in aula di ieri dell'on. Roberto Rampi per sollecitare due interrogazioni parlamentari, la 2594 e la 3386, ancora senza risposta, oggi il segretario provinciale del PD scrive direttamente a Matteo Renzi:
Caro Matteo,
qui devi esserci perché non possiamo più aspettare.
Il 2 aprile i 212 lavoratori della Delchi
Carrier di Villasanta vedranno scadere la procedura di mobilità, e così
la situazione per loro e le loro famiglie si farà davvero drammatica.
Tantissime famiglie che andranno ad aggiungersi alle tante che hanno
perso il lavoro nella nostra Brianza. Parliamo di un azienda storica del
territorio, prima conosciuta come Dell’Orto & Chieregatti, poi
trasformata in Delchi, e infine inglobata nel gruppo americano della
Carrier.
Come PD abbiamo sondato varie strade,
facilitando l’incontro tra RSU, Azienda e istituzioni: in consiglio
regionale il nostro capogruppo Enrico Brambilla si è attivato con la
giunta, mentre L’On. Roberto Rampi ha presentato alla Camera
un’interrogazione. Non si tratta solo della doverosa attenzione ai
problemi delle persone: riguarda più in generale la politica industriale
del nostro paese, perché non stiamo parlando di un’azienda fuori
mercato, bensì di un’azienda con un ottimo prodotto, che delocalizza
fuori dall'Italia per ragioni di profitto.
Per questo dobbiamo lavorare, tutti, per
trasformare l'Italia in un paese attrattivo per chi vuole investire, e
dobbiamo rivedere le leggi che regolano i rapporti con le
multinazionali, ma non possiamo trascurare, ora, il dramma di queste
persone. Dobbiamo saper tenere insieme l'attenzione all'emergenza con il
lavoro di prospettiva.
Un tempo nella nostra zona avevamo un
diffuso tessuto industriale, c’erano la “silicon valley” d'Italia, le
eccellenze del design, la produzione del mobile, che da anni fanno
sempre più fatica. Quando verrai in Brianza, avremo modo di parlarne,
perché quello della Delchi Carrier non è l'unico problema: conoscerai
senz’altro le vicende della ST, della Micron, dell’Alcatel-Lucent, della
Candy, delle tante altre. Ma adesso occorre agire in fretta, per quelle
212 persone.
Nel caso di Micron poi sono coinvolte 419
persone in Italia e si tratta di un’azienda solida, con un fatturato in
attivo, che brevetta e realizza prodotti innovativi. Prodotti, brevetti,
parco clienti vengono portati negli Stati Uniti e all'Italia rimane il
carico sociale e un rischio serio di perdita di competitiva. Si decide
il 7 di Aprile.
Confido nel tuo pronto intervento.Pietro Virtuani
Segretario del Pd di Monza e Brianza
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