Sempre convinta che le battaglie femministe vadano portate avanti nei comportamenti quotidiani ma soprattutto nel sistema educativo, perché il garantire pari opportunità passa attraverso la consapevolezza che uomini e donne sono uguali nei diritti e nei doveri ma soprattutto che possono legittimamente osservare il mondo con stupore e voglia di conoscenza, ambizione, predisposizione a cambiare se stessi e le situazioni che ci circondano, voglia di vivere, indipendenza, senza fermarsi ai luoghi comuni e a un percorso obbligato, già scritto. Va detto che in un'epoca come la nostra in cui la comunicazione e i social contribuiscono in modo significativo a determinare la percezione della realtà, il racconto di cosa è giusto e cosa è sbagliato e la formazione di giudizi e opinioni sui comportamenti altrui, è anche importante saper rispondere a tono alle cazzate per evitare il diffondersi nuovamente di vecchi stereotipi e di stili di vita da superare. Il commento memorabile sotto a questo post ha quindi tutta la mia stima. C'è speranza oltre i ruoli. C'è un mondo che aspetta che le donne studino e si sentano libere di essere quello che vogliono essere oltre le distinzioni imposte dall'antica cultura patriarcale, e c'è la consapevolezza che la parità è effettiva. Forse la strada è ancora lunga, certo, ma è una strada che si può fare tutti insieme uomini e donne con tutti gli strumenti a disposizione.
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