I mesi che ci attendono sono i più difficili di un percorso politico: la ricerca e la formazione del consenso in vista delle prossime elezioni politiche. Il racconto di quanto fatto di positivo dai nostri rappresentanti in questi anni, e il tentativo di renderlo fruibile a tutti, anche ai più critici.
E' giunto quindi il momento di ritrovare e rinforzare il senso del nostro impegno nel Partito Democratico, in un progetto comune che vuole dare al nostro Paese la speranza del futuro e lavorare concretamente per uscire dalla crisi.
Non credo ci sia bisogno in questa fase di linguaggi violenti e di semplificazioni - che peraltro ho sempre ritenuto estranei al linguaggio che è proprio di una democrazia - ma è necessario contribuire a rendere il Partito Democratico il miglior interprete dei bisogni reali dei cittadini, ed è necessario farlo insieme in modo plurale ed unitario, mettendo da parte le divisioni interne e i rancori personali che purtroppo ancora oggi segnano il nostro percorso dentro e fuori dai circoli.
Il nostro segretario Matteo Renzi ha iniziato in questi anni un percorso che forse non è eccessivo definire rivoluzionario, che rimette al centro la bellezza, la cultura e l’Europa. Che porta avanti una Politica che guarda a come vorremmo l’Italia per la prossima generazione e poi operativamente vuole trasformare questo sogno in un progetto concreto: il progetto di un’Italia giusta, meritocratica, che sappia rimettere il bene comune davanti all’individuo includendo tutti, e che contribuisca con la sua funzione pedagogica a superare il trentennio in cui si è investito più sul soddisfacimento di bisogni individuali e sulla cultura dell’apparenza.
Personalmente sono orgogliosa di far parte di un partito che, come l’equipaggio di una nave, cerca una rotta pur sapendo che l’obiettivo è lontano, e si ricompatta nei momenti di tempesta per rimanere a galla e per trovare la posizione giusta delle vele. Sono sicura che insieme possiamo farcela e possiamo essere una squadra vincente, valida, affiatata. Come vorrei l'Italia fra 10 o 20 anni? la vorrei democratica, inclusiva, meritocratica e proiettata al futuro, sempre con la cultura al centro e l'Europa come grande casa comune e sono certa che il Partito Democratico abbia gli strumenti necessari per guidare i cittadini verso una comprensione della complessità della situazione economica in cui siamo ed includerli nei processi decisionali rendendoli parte attiva del cambiamento.
Per questo, oggi come domani, avanti insieme con Matteo Renzi segretario!
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