venerdì 23 febbraio 2018

Giorgio Gori sul tema della mobilità nel vimercatese

Il Comitato Mobilità Ecosostenibile (CO.M.E) del vimercatese a gennaio ha inviato ai candidati presidente della regione Lombardia una lettera nella quale si chiede quale sia la posizione in merito ai seguenti punti:
1. Inquinamento;
2. TPL (Trasporto pubblico locale);
3. Prolungamento della Metro 2 da Cologno Nord a Vimercate;
4. Ciclabili (percorsi regionali ed inter-regionali);
5. Trenord e proposte;
6. Pedemontana.
Infine abbiamo domandato se ritengono che, per attuare alcune delle opere sopra citate, vi siano le necessarie coperture finanziarie o in caso contrario come intendono recuperarle.

Riporto le risposte del candidato alla presidenza di Regione Lombardia che intendo sostenere, Giorgio Gori. 




1.    Inquinamento – quali sono le proposte secondo Lei più consone per gestire le tante “emergenze inquinamento” che periodicamente si verificano e quali i cittadini. Possiamo ottenere risultati molto migliori con un grande piano di prevenzione e una nuova stagione di investimenti sull’ambiente, visto come una leva di competitività possibili interventi di lungo periodo. 

Previsti interventi per incentivare il ricambio del parco mezzi circolante, con incentivi che anticipino di un triennio il divieto di circolazione per i mezzi più inquinanti e modulazione progressiva del bollo auto. Obiettivo avere entro il 2025 il 20% del parco mezzi circolante composto da auto elettriche, ibride o a metano, istituire aree a zero emissioni nelle principali aree urbane entro il 2030 e vietare la circolazione di auto a diesel e metano a partire dal 2035. Previsti anche interventi per favorire riqualificazione energetica degli edifici e misure per accompagnare l’agricoltura verso pratiche più sostenibili.

2.  TPL – quali misure pensa si potrebbero mettere in atto per potenziare il trasporto pubblico locale e renderne l’utilizzo più “appetibile” ai cittadini in luogo del trasporto privato.
Possiamo e dobbiamo governare la domanda di mobilità, tornando ad investire fortemente sulla qualità del servizio pubblico, puntando a ridurre la congestione determinata dal traffico veicolare privato, incrementare il trasporto collettivo e la mobilità dolce.
Sarà una vera “riforma regionale” in cui verrà posta particolare attenzione tra le sinergie che si possono creare tra politiche urbanistiche e strategie per la mobilità, stanziando fondi per co-finanziare l’attuazione dei PUMS – piani per la mobilità sostenibile dei Comuni e garantendo risorse stabili per il finanziamento del trasporto pubblico locale, garantendo collegamenti più frequenti, stazioni e mezzi più sicuri, maggiore integrazione tra servizi ferroviari e sistemi di mobilità locale.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma nell’ultimo decennio è’ mancata  l'attenzione in fase di pianificazione e non sono stati correttamente seguiti gli affidamenti dei servizi, con il risultato di avere oggi un concorrenza al ribasso tra operatori che sono in sofferenza. Il rilancio del settore passa per:
        Una maggiore integrazione con i servizi scolastici locali ed un potenziamento delle linee che si integrano con il ferro, quelle che dobbiamo potenziare se vogliamo consentire una reale alternativa all’utilizzo dell’auto privata.
        Un radicale rinnovamento del parco mezzi circolante, definendo scadenze precise e vincolanti per la dismissione dei mezzi più inquinanti.
       Revisione e consolidamento delle Agenzie di Bacino (occorre far coincidere il perimetro del bacino dell’area milanese con quello della città metropolitana e rafforzare il ruolo degli enti locali all’interno delle Agenzie).
        investimenti in tecnologie per bigliettazione elettronica ed integrazione tariffaria tra ferro e gomma.
       creando un sistema di adduzione ferro/gomma   e, quindi di linee automobilistiche che intersecano il servizio suburbano in grado di  “battere il tempo” dei treni.

3.  Prolungamento della Metro 2 da Cologno Nord a Vimercate – questo progetto è attualmente fermo allo studio di fattibilità. Le chiediamo se ritiene importante la realizzazione di tale progetto, per snellire il traffico della zona verso Milano e favorire nello stesso tempo la mobilità dei cittadini verso la città. E’ in grado di dare un impegno in tempistica per quanto di competenza della Regione Lombardia.

Per l'importante progetto del prolungamento della metropolitana M2 da Cologno Nord a Vimercate al  momento è stato promosso, di concerto con le amministrazioni locali del territorio, uno studio di fattibilità che valuti i costi e benefici collegati a tre scenari: metropolitana tradizionale, metro tranvia e BRT (bus rapid transit). Lo studio verrà completato a giugno 2018 e solo in quel momento si potranno trarre delle conclusioni sulla opzione da perseguire. Quel che è certo è che  si tratta di  un progetto molto sentito nella zona, perchè il vimercatese non è raggiunto da ferro, ed il trasporto pubblico su gomma risente dei tagli degli ultimi anni. Proprio per questo motivo Regione dovrà seguire queste evoluzioni con grande attenzione ed essere al fianco del territorio nelle interlocuzioni con il Governo, fondamentali per garantire i fondi necessari alla effettiva realizzazione di questo intervento.

4.  Ciclabili (percorsi regionali ed inter-regionali) -  lo sviluppo della rete ciclabile è uno degli aspetti importanti nell’ambito della mobilità sostenibile. Quale il suo impegno sul tema.
Per gli spostamenti in città, favoriremo l’utilizzo delle biciclette, l’estensione di piste ciclabili, la diffusione del bike sharing free floating, la realizzazione di velo-stazioni, la proliferazione di ciclofficine e la diffusione di percorsi di sensibilizzazione nelle aziende, anche con incentivi economici a cittadini che acquistano di nuovi mezzi sostenibili, a commercianti che decidono di attrezzare spazi pubblici per le biciclette, a enti locali che realizzano interventi per la ciclabilità e ad aziende che facilitano l’utilizzo della bicicletta negli spostamenti casa lavoro, contribuendo a favorire il benessere psico fisico delle persone e il contrasto a obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
 Coinvolgendo gli enti locali, definiremo un piano di investimenti in piste ciclabili di raccordo tra diversi Comuni.
Un reale investimento sull’intermodalità sarà il necessario complemento a questi investimenti. Sarà potenziato il trasporto bici sulle reti ferroviarie regionali, con l’introduzione di vagoni aggiuntivi adatti a questi funzione, interventi a favore dell’accessibilità per chi viaggia con la bicicletta e di un abbonamento annuale bici+treno che consenta l’accesso a tutte le linee regionali.

5.  Trenord – Secondo Lei ci sono margini di miglioramento e di più efficiente funzionamento del sistema di trasporto ferroviario in generale e di Trenord in particolare. Quali sono le sue proposte.

Un sistema di trasporto ferroviario regionale la cui qualità non è ormai più paragonabile a quella dei collegamenti nazionali, che si caratterizza per scarsa manutenzione dei mezzi, impostazione anacronistica dei servizi offerti, mancanza di puntualità ed incapacità di rispondere alle esigenze dei pendolari lombardi. In questo contesto, la Giunta a guida leghista ha ben pensato di premiare la scarsa capacità di gestione di Trenord estendendo il suo contratto di servizio sino al 2020, senza gara e con il paradosso di non poter investire neanche le risorse che potrebbe rendere disponibili per aumentare la quantità dei servizi, perché Trenord non è in grado di farlo.
Nell’ambito dei trasporti, la nostra  priorità  sarà , al contrario, il potenziamento dei collegamenti ferroviari regionali ed interregionali.
L'obiettivo deve essere una maggiore frequenza e velocità dei collegamenti tra Milano e i principali capoluoghi di Provincia e tra i capoluoghi di Provincia stessi, raddoppiando le linee dove necessario , potenziando le stazioni di incrocio tra le linee e minimizzando le interruzioni di linea.
Concerteremo con Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e con RFI un piano decennale di interventi, garantendo processi decisionali più trasparenti e maggior coinvolgimento del territorio.
Gli investimenti in nuove infrastrutture (come l’ipotesi del secondo passante ferroviario a Milano) e nel potenziamento ed efficientamento della rete ferroviaria (raddoppio di alcune linee, interventi su passaggi a livello e scambi, interventi per consentire l’utilizzo di vetture tram/treno) saranno sempre preceduti ed accompagnati da investimenti in competenze gestionali, tecnologie e attività di manutenzione che consentano di saturare e ottimizzare l’utilizzo delle reti esistenti.
Un cambio di passo è ineludibile e deve passare dalla messa a gara dei servizi oggi gestiti da Trenord.
Compito del centrosinistra sarà rivedere questa situazione, preparando il terreno per i rinnovi delle concessioni attraverso una gara europea, che consenta di richiedere al vincitore precisi impegni sul totale rinnovamento del parto treni, sull’attività di manutenzione, sui livelli di servizio e l’introduzione della metodologia dei costi standard. Nel nuovo contratto di servizio sarà richiesto un potenziamento delle linee cadenzate (circolazione più frequente, per un orario più esteso), la loro estensione ai collegamenti con i principali capoluoghi di provincia della fascia pedemontana (Varese, Como, Bergamo, Brescia). Prevista anche l’introduzione di collegamenti espressi tra Milano-Varese e Milano Bergamo.
Un particolare fondo sarà dedicato agli investimenti relativi alla sicurezza dei treni e stazioni e alla loro accessibilità inserendo specifiche richieste all’interno del contratto di servizio (presenza di personale di sicurezza anche a bordo dei treni, migliore gestione dei treni in fascia notturna con apertura delle carrozze successive alla prima solo in base alla reale presenza), che interloquendo con i soggetti gestori delle stazioni , con Polfer (per una razionalizzazione dei turni di servizio, oggi concentrati in fascia diurna) e attivando misure di cofinanziamento di piani per la sicurezza presentati dagli enti locali.
 Le stazioni devono tornare ad essere luoghi di aggregazione, riempiendosi di funzioni e servizi, grazie ad accordi con soggetti pubblici e privati (prevedendo condizioni particolarmente vantaggiose per le stazioni ad oggi abbandonate).

6.  Pedemontana – Questa grande opera rappresenta l’esempio di una storia infinita. Un’opera molto discussa. Lei la ritiene un’opera di viabilità fondamentale e/o di grande importanza oppure pensa che il territorio ne possa fare a meno. In questo caso quali le possibili politiche alternative considerando altre opere messe in campo, tipo la Brebemi la cui realizzazione ha fatto molto discutere e altrettanto il suo insuccesso.

Una task force sugli investimenti in infrastrutture riprogetterà gli investimenti in grandi arterie viarie, con un’operazione trasparenza sulla reale fattibilità di progetti che in alcuni casi ad oggi rimangono sulla carta. Operazioni partite in project financing sulla base di previsioni troppo ottimistiche hanno sino ad oggi prodotto debiti miliardari, ripianati da soggetti pubblici. Occorre riprendere il controllo di questa situazione, per non precludersi la possibilità di effettuare investimenti futuri di maggiore importanza.
La Pedemontana va completata, ma rivedendo significativamente il progetto (può essere rivisitato e alleggerito dal punto di vista dei costi; è assolutamente rinunciabile la realizzazione dell’ultimo tratto, quello che va dalla Tangenziale Est/A51 all’autostrada A4) e le modalità di gestione e tariffazione ipotizzate.

 

Nessun commento:

Posta un commento

Prima pensa, poi scrivi