Il Comitato Mobilità Ecosostenibile (CO.M.E) del vimercatese a gennaio ha inviato ai
candidati presidente della regione Lombardia una lettera nella quale si
chiede quale sia la posizione in merito ai seguenti punti:
1. Inquinamento;
2. TPL (Trasporto pubblico locale);
3. Prolungamento della Metro 2 da Cologno Nord a Vimercate;
4. Ciclabili (percorsi regionali ed inter-regionali);
5. Trenord e proposte;
6. Pedemontana.
Infine abbiamo domandato se ritengono che, per attuare alcune delle
opere sopra citate, vi siano le necessarie coperture finanziarie o in
caso contrario come intendono recuperarle.
Riporto le risposte del candidato alla presidenza di Regione Lombardia che intendo sostenere, Giorgio Gori.
1.
Inquinamento – quali sono le proposte secondo Lei più consone per
gestire le tante “emergenze inquinamento” che periodicamente si verificano e
quali i cittadini. Possiamo ottenere risultati molto
migliori con un grande piano di prevenzione e una nuova stagione di
investimenti sull’ambiente, visto come una leva di competitività possibili interventi di lungo periodo.
Previsti interventi per incentivare il ricambio
del parco mezzi circolante, con incentivi che anticipino di un triennio il
divieto di circolazione per i mezzi più inquinanti e modulazione progressiva
del bollo auto. Obiettivo avere entro il 2025 il 20% del parco mezzi circolante
composto da auto elettriche, ibride o a metano, istituire aree a zero emissioni
nelle principali aree urbane entro il 2030 e vietare la circolazione di auto a
diesel e metano a partire dal 2035. Previsti anche interventi per favorire
riqualificazione energetica degli edifici e misure per accompagnare
l’agricoltura verso pratiche più sostenibili.
2.
TPL – quali misure pensa si potrebbero mettere in atto per potenziare il
trasporto pubblico locale e renderne l’utilizzo più “appetibile” ai cittadini
in luogo del trasporto privato.
Possiamo e dobbiamo governare la domanda di mobilità, tornando ad
investire fortemente sulla qualità del servizio pubblico, puntando a ridurre la
congestione determinata dal traffico veicolare privato, incrementare il
trasporto collettivo e la mobilità dolce.
Sarà una vera “riforma regionale” in cui verrà posta particolare
attenzione tra le sinergie che si possono creare tra politiche urbanistiche e
strategie per la mobilità, stanziando fondi per co-finanziare l’attuazione dei
PUMS – piani per la mobilità sostenibile dei Comuni e garantendo risorse
stabili per il finanziamento del trasporto pubblico locale, garantendo
collegamenti più frequenti, stazioni e mezzi più sicuri, maggiore integrazione
tra servizi ferroviari e sistemi di mobilità locale.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma nell’ultimo decennio
è’ mancata l'attenzione in fase di
pianificazione e non sono stati correttamente seguiti gli affidamenti dei
servizi, con il risultato di avere oggi un concorrenza al ribasso tra operatori
che sono in sofferenza. Il rilancio del settore passa per:
●
Una
maggiore integrazione con i servizi scolastici locali ed un potenziamento delle
linee che si integrano con il ferro, quelle che dobbiamo potenziare se vogliamo
consentire una reale alternativa all’utilizzo dell’auto privata.
●
Un
radicale rinnovamento del parco mezzi circolante, definendo scadenze precise e
vincolanti per la dismissione dei mezzi più inquinanti.
●
Revisione e consolidamento delle Agenzie di
Bacino (occorre far coincidere il perimetro del bacino dell’area milanese con
quello della città metropolitana e rafforzare il ruolo degli enti locali
all’interno delle Agenzie).
●
investimenti in tecnologie per bigliettazione
elettronica ed integrazione tariffaria tra ferro e gomma.
●
creando un sistema di adduzione ferro/gomma e, quindi di linee automobilistiche che
intersecano il servizio suburbano in grado di
“battere il tempo” dei treni.
3.
Prolungamento della Metro 2 da Cologno Nord a Vimercate – questo
progetto è attualmente fermo allo studio di fattibilità. Le chiediamo se
ritiene importante la realizzazione di tale progetto, per snellire il traffico
della zona verso Milano e favorire nello stesso tempo la mobilità dei cittadini
verso la città. E’ in grado di dare un impegno in tempistica per quanto di
competenza della Regione Lombardia.
Per l'importante
progetto del prolungamento della metropolitana M2 da Cologno Nord a Vimercate
al momento è stato promosso, di concerto
con le amministrazioni locali del territorio, uno studio di fattibilità che
valuti i costi e benefici collegati a tre scenari: metropolitana tradizionale,
metro tranvia e BRT (bus rapid transit). Lo studio verrà completato a giugno
2018 e solo in quel momento si potranno trarre delle conclusioni sulla opzione
da perseguire. Quel che è certo è che si
tratta di un progetto molto sentito
nella zona, perchè il vimercatese non è raggiunto da ferro, ed il trasporto
pubblico su gomma risente dei tagli degli ultimi anni. Proprio per questo
motivo Regione dovrà seguire queste evoluzioni con grande attenzione ed essere
al fianco del territorio nelle interlocuzioni con il Governo, fondamentali per
garantire i fondi necessari alla effettiva realizzazione di questo intervento.
4.
Ciclabili (percorsi regionali ed inter-regionali) - lo sviluppo
della rete ciclabile è uno degli aspetti importanti nell’ambito della mobilità
sostenibile. Quale il suo impegno sul tema.
Per gli spostamenti in città, favoriremo l’utilizzo delle biciclette,
l’estensione di piste ciclabili, la diffusione del bike sharing free floating,
la realizzazione di velo-stazioni, la proliferazione di ciclofficine e la
diffusione di percorsi di sensibilizzazione nelle aziende, anche con incentivi
economici a cittadini che acquistano di nuovi mezzi sostenibili, a commercianti
che decidono di attrezzare spazi pubblici per le biciclette, a enti locali che
realizzano interventi per la ciclabilità e ad aziende che facilitano l’utilizzo
della bicicletta negli spostamenti casa lavoro, contribuendo a favorire il
benessere psico fisico delle persone e il contrasto a obesità, diabete e
malattie cardiovascolari.
Coinvolgendo gli enti locali,
definiremo un piano di investimenti in piste ciclabili di raccordo tra diversi
Comuni.
Un reale investimento sull’intermodalità sarà il necessario complemento
a questi investimenti. Sarà potenziato il trasporto bici sulle reti ferroviarie
regionali, con l’introduzione di vagoni aggiuntivi adatti a questi funzione,
interventi a favore dell’accessibilità per chi viaggia con la bicicletta e di
un abbonamento annuale bici+treno che consenta l’accesso a tutte le linee
regionali.
5.
Trenord – Secondo Lei ci sono margini di miglioramento e di più
efficiente funzionamento del sistema di trasporto ferroviario in generale e di
Trenord in particolare. Quali sono le sue proposte.
Un sistema di trasporto ferroviario regionale la cui qualità non è ormai
più paragonabile a quella dei collegamenti nazionali, che si caratterizza per
scarsa manutenzione dei mezzi, impostazione anacronistica dei servizi offerti,
mancanza di puntualità ed incapacità di rispondere alle esigenze dei pendolari
lombardi. In questo contesto, la Giunta a guida leghista ha ben pensato di
premiare la scarsa capacità di gestione di Trenord estendendo il suo contratto
di servizio sino al 2020, senza gara e con il paradosso di non poter investire
neanche le risorse che potrebbe rendere disponibili per aumentare la quantità
dei servizi, perché Trenord non è in grado di farlo.
Nell’ambito dei trasporti, la nostra
priorità sarà , al contrario, il
potenziamento dei collegamenti ferroviari regionali ed interregionali.
L'obiettivo deve essere una maggiore frequenza e velocità dei
collegamenti tra Milano e i principali capoluoghi di Provincia e tra i
capoluoghi di Provincia stessi, raddoppiando le linee dove necessario ,
potenziando le stazioni di incrocio tra le linee e minimizzando le interruzioni
di linea.
Concerteremo con Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e con
RFI un piano decennale di interventi, garantendo processi decisionali più
trasparenti e maggior coinvolgimento del territorio.
Gli investimenti in nuove infrastrutture (come l’ipotesi del secondo
passante ferroviario a Milano) e nel potenziamento ed efficientamento della
rete ferroviaria (raddoppio di alcune linee, interventi su passaggi a livello e
scambi, interventi per consentire l’utilizzo di vetture tram/treno) saranno
sempre preceduti ed accompagnati da investimenti in competenze gestionali,
tecnologie e attività di manutenzione che consentano di saturare e ottimizzare
l’utilizzo delle reti esistenti.
Un cambio di passo è ineludibile e deve passare dalla messa a gara dei
servizi oggi gestiti da Trenord.
Compito del centrosinistra sarà rivedere questa situazione, preparando
il terreno per i rinnovi delle concessioni attraverso una gara europea, che
consenta di richiedere al vincitore precisi impegni sul totale rinnovamento del
parto treni, sull’attività di manutenzione, sui livelli di servizio e
l’introduzione della metodologia dei costi standard. Nel nuovo contratto di
servizio sarà richiesto un potenziamento delle linee cadenzate (circolazione più
frequente, per un orario più esteso), la loro estensione ai collegamenti con i
principali capoluoghi di provincia della fascia pedemontana (Varese, Como,
Bergamo, Brescia). Prevista anche l’introduzione di collegamenti espressi tra
Milano-Varese e Milano Bergamo.
Un particolare fondo sarà dedicato agli investimenti relativi alla
sicurezza dei treni e stazioni e alla loro accessibilità inserendo specifiche
richieste all’interno del contratto di servizio (presenza di personale di
sicurezza anche a bordo dei treni, migliore gestione dei treni in fascia
notturna con apertura delle carrozze successive alla prima solo in base alla
reale presenza), che interloquendo con i soggetti gestori delle stazioni , con
Polfer (per una razionalizzazione dei turni di servizio, oggi concentrati in
fascia diurna) e attivando misure di cofinanziamento di piani per la sicurezza
presentati dagli enti locali.
Le stazioni devono tornare ad
essere luoghi di aggregazione, riempiendosi di funzioni e servizi, grazie ad
accordi con soggetti pubblici e privati (prevedendo condizioni particolarmente
vantaggiose per le stazioni ad oggi abbandonate).
6. Pedemontana – Questa grande opera rappresenta
l’esempio di una storia infinita. Un’opera molto discussa. Lei la ritiene
un’opera di viabilità fondamentale e/o di grande importanza oppure pensa che il
territorio ne possa fare a meno. In questo caso quali le possibili politiche
alternative considerando altre opere messe in campo, tipo la Brebemi la cui
realizzazione ha fatto molto discutere e altrettanto il suo insuccesso.
Una task force sugli investimenti in infrastrutture riprogetterà gli
investimenti in grandi arterie viarie, con un’operazione trasparenza sulla
reale fattibilità di progetti che in alcuni casi ad oggi rimangono sulla carta.
Operazioni partite in project financing sulla base di previsioni troppo
ottimistiche hanno sino ad oggi prodotto debiti miliardari, ripianati da
soggetti pubblici. Occorre riprendere il controllo di questa situazione, per
non precludersi la possibilità di effettuare investimenti futuri di maggiore
importanza.
La Pedemontana va completata, ma rivedendo significativamente il
progetto (può essere rivisitato e alleggerito dal punto di vista dei costi; è
assolutamente rinunciabile la realizzazione dell’ultimo tratto, quello che va
dalla Tangenziale Est/A51 all’autostrada A4) e le modalità di gestione e
tariffazione ipotizzate.
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