L'Europa è la mia casa. Sono sicura che per chi come me ha fatto l'Erasmus non vi è alcun dubbio sull'essere cittadini europei prima che italiani, lombardi o altro. Sul fatto che la nostra identità, la nostra cultura occidentale è prima di tutto rappresentata nella definizione di Europa. Purtroppo però ultimamente si sente sempre più una disillusione verso il sogno europeo, quasi che quell'idea di Europa unita per cui altri prima di noi si sono dati da fare per decenni non debba più essere un progetto concreto nostro. Ecco io credo sia il caso di discuterne e di capire quali sarebbero le conseguenze di scelte che ci isolano, per fare politica in modo consapevole e perché è nell'unione che possiamo crescere, non chiudendoci nel localismo di tante realtà sempre più piccole. C'è un pezzo di mondo che aspetta la sua occasione di riscatto là fuori: India, Cina, l'intera Africa vogliono crescere economicamente e vogliono liberare i loro popoli dalla povertà. Ecco la soluzione non può essere chiudersi ma solo unirsi, in modo da essere visti da fuori come un'unica grande entità culturale e democratica. Lunedì 2 luglio alle 20.30 alla festa de l'Unità di Vimercate ci sarà Tommaso Nannicini, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del Governo Renzi, che ci parlerà proprio dell'Europa del futuro. Segue estrazione della sottoscrizione a premi!
sabato 30 giugno 2018
sabato 23 giugno 2018
Visita al carcere di Lecco
Stamattina per la prima volta ho visitato un carcere, quello di Lecco, con l'amico e senatore Roberto Rampi, Gianni Rubagotti del Partito Radicale e due esponenti di altri partiti politici, Riccardo Olgiati e Giancarlo Morandi. Credo che nel modo in cui gestiamo quella parte di società che vorremmo lontano da noi si misuri davvero il nostro essere civili, democratici, portatori attivi di un'idea di equità e giustizia.
Certamente questa che ho avuto occasione di visitare è una realtà ben gestita in termini di spazi e di diritti, ma come comunità e come Paese democratico dobbiamo fare ancora grandi passi nel provare a trasformare la detenzione in un percorso di recupero della persona e di reinserimento nella società, superando lo stigma che chi ha vissuto questa esperienza negativa si porterà dietro sempre. Perché sbagliare fa parte dell'essere umano e una comunità può e deve fare lo sforzo di guidare chi ha sbagliato in un'altra direzione costruendone un percorso, proponendo una rieducazione. L'essere umano si dimostra uomo maturo anche laddove prende consapevolezza piena che siamo tutti figli di Caino, e che la vita di ognuno di noi è fatta di alti e bassi, momenti in cui è chiaro cosa è giusto e cosa è sbagliato e momenti del cammino della vita in cui ci ritroviamo nella "selva oscura". La forza della comunità sta nella capacità di riportare sulla strada chi è uscito fuori strada, e dunque il luogo di detenzione non deve essere il luogo dove rinchiudiamo le ombre della società, dove mandiamo le persone difficili da gestire o che non si riconoscono nelle regole, ma dovrebbe diventare prima di tutto un luogo di rieducazione al vivere civile, di apprendimento di un mestiere, di sviluppo dell'etica e della moralità laddove perdute. Con un occhio alla prevenzione come metodo di approccio anche nella fase in cui la persona scivola ai margini della società, prima che la china lo porti irrimediabilmente a commettere degli illeciti.
PS: La panchina rossa che ho fotografato è all'esterno, è stata posta lo scorso novembre ed è un simbolo della lotta alla violenza contro le donne.
"C'è ancora speranza di salvezza quando la coscienza rimprovera l'uomo".
giovedì 21 giugno 2018
Missione in Kazakistan del senatore Roberto Rampi
Intervista a Radio Radicale sulla missione in Kazakistan per i diritti umani del sen. Roberto Rampi.
giovedì 14 giugno 2018
Metropolitana a Vimercate: la battaglia continua! #metroavime
Il nostro parlamentare vimercatese Roberto Rampi ha depositato al Senato un'interrogazione per portare all'attenzione del nuovo Ministro il tema del prolungamento della linea verde della metropolitana di Milano, che da anni attendiamo a Vimercate.
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Progetto di prolungamento della M2 da Cologno Nord a Vimercate risalente al 2009 |
Di seguito il testo della richiesta.
Premesso che:
l’area est della Brianza al momento non è servita da mezzi pubblici in grado di sostenere il flusso giornaliero di lavoratori e visitatori. Sono stati proposti, nel corso degli anni, alcuni progetti, giudicati non sostenibili economicamente, per prolungare la metropolitana da Cologno nord a Vimercate, seguendo un percorso interrato;
al momento le proposte portate sul tavolo dalle varie associazioni di cittadini attive sul tema della riduzione dell’inquinamento e della sostenibilità ambientale nonché dalle diverse forze politiche sono: metropolitana esterna per ridurre i costi; metrotranvia sul modello di quelle bergamasche; BRT (bus rapid transit); una tranvia a scartamento speciale che possa transitare sulla linea M2 così da evitare rotture di carico;
considerato che:
vi è necessità di valutare il carico dei mezzi soprattutto negli orari di punta da e verso le grandi realtà produttive della zona: Energy park, il distretto hi-tech del vimercatese, centro direzionale Colleoni, Area commerciale di Carugate a ridosso della tangenziale est;
occorre inoltre ricordare l’incidenza dell’eccessivo traffico in tangenziale est da e verso Linate anche sul trasporto merci;
è necessario ribadire l’incidenza della percezione di sicurezza nella scelta di utilizzare o meno il mezzo pubblico da parte dell’utente: qualunque soluzione, se non continuativa da Milano centro, deve prevedere un nodo di interscambio al chiuso e fermate accessibili solo a chi usufruisce del mezzo per rendere il trasporto pubblico adeguatamente attrattivo per tutte le categorie di utenti: giovani e anziani, donne e uomini, persone sole o accompagnate, con o senza disponibilità economiche, lavoratori diurni e notturni;
il mezzo pubblico non deve essere una scelta di serie B ma deve essere la prima scelta per chi deve muoversi da e verso Milano e per rendere attrattivo il distretto hi-tech che necessita di un rilancio nei prossimi anni. Occorre considerare questo nuovo approccio prioritario per i prossimi 5 anni della XVIII Legislatura in tutte le scelte riguardanti i trasporti,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda mettere in atto, al fine di favorire la mobilità ecosostenibile nell’area est della Brianza, con particolare riferimento alle attività di rilancio del distretto hi-tech del vimercatese e i collegamenti con l’aeroporto di Linate;
se intenda attivare un tavolo di confronto con la Regione Lombardia, con tutti i parlamentari eletti sul territorio e con i Comuni coinvolti per trovare insieme una soluzione che vada incontro alle esigenze dei cittadini.
Crociera? Non nel mio nome.
photo credits: Sara Alonso Esparza |
Mi vergogno come italiana e come europea a sentire un ministro della Repubblica parlare di "crociera" riferendosi alla nave di migranti Aquarius che non ha potuto attraccare sulle nostre coste per dare ospitalità a quegli uomini e quelle donne disperati. Me li immagino stanchi e affamati, con il vento a 35 nodi e le onde di 4 metri. Io che ho il mal di mare pure sul traghetto dell'isola d'Elba, ho la nausea per loro. A volte cerco di immaginare i loro pensieri: chissà quanto deve essere grande la speranza di sopravvivere, la voglia di dare ai tuoi bimbi un futuro migliore, la disperazione e il vuoto di quello che ti lasci dietro per spingerti ad intraprendere un percorso lungo, ignoto, senza mezzi tuoi. Senza avere il controllo della situazione perché per settimane o mesi ti ritrovi in mano ad altri. E stai mettendo i tuoi figli in mano ad altri, perché là dov'eri non c'è più casa, non c'è più cibo, non c'è più la certezza di chi sono le persone di fiducia. E allora hai più fiducia in un mondo estraneo, che non hai mai visto, che non hai gli strumenti per raggiungere da solo, che in casa tua. E poi dopo una traversata nel deserto, caldo mancanza di acqua che Dio solo sa quanta paura può darti, dopo esserti trovato solo in mare aperto, arriva una nave e ti soccorre. Arrivano delle persone estranee, con un volto diverso da quelli che ti sono famigliari. Bianchi e in salute, insomma non deperiti e dimagriti come tutti gli altri che hai visto finora, portano sul proprio corpo e nei propri abiti i segni di un benessere che non hai mai conosciuto, e parlano pure una lingua che non comprendi. Ti soccorrono e ti ospitano su una nave. Tu non sai nulla di queste bandiere, di quei confini, di dov'è la terra ora. E però ti ritrovi a continuare a vagare per mare senza sapere dove ti stanno portando, vedi la terra ma non ti fanno scendere. Ecco io spero, cara mamma della foto e tutti i tuoi compagni di viaggio, che nessuno ti dica mai per questo vagare senza meta era perché gli italiani non vi hanno voluti: non è nel mio nome.
martedì 5 giugno 2018
Roberto Rampi: "così si creano nuovi esodati"
“Non mi piace commentare le interviste e preferisco aspettare i provvedimenti, però l’approccio di queste ore su pensioni e protezione sociale è preoccupante: aumento del costo del lavoro, misure punitive per chi ha subito la cassa integrazione, abolizione degli sgravi per i nuovi occupati, eliminazione dell’ape sociale e di tutte le misure di sostegno al reddito per un generico reddito di cittadinanza che costa di più e fa parti uguali tra diseguali. Nessun impegno per la salvaguardia degli esodati (noi ne abbiamo finanziate 8) ma anzi il rischio di crearne di nuovi. Dietro lo slogan “aboliamo la Fornero” vedo un approccio che favorisce i più forti”.
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