Per orientare un po' amici e conoscenti indecisi sul voto ho raccolto qui tutti i link che rimandano ai vari programmi elettorali dei principali partiti in corsa per le elezioni del 24-25 febbraio 2013. Non sapendo in che ordine creare l'elenco, ho guardato l'ultimo sondaggio di ieri e ho messo i vari partiti in ordine come sono nei sondaggi, da quello che si suppone avrà più preferenze a quello che ad oggi si ritiene che ne avrà di meno. Vi ricordo comunque che alcuni partiti sono in coalizione tra loro, per esempio Lega nord, Pdl e Fratelli d'italia sostengono tutti insieme la coalizione di centro-destra e anche PD e Sel costituiscono un'unica coalizione di sinistra per il progresso del paese, infatti in occasione delle primarie hanno sottoscritto insieme l'appello "Italia per il bene comune". La differenza è che i partiti che sono parte di una coalizione possono entrare in parlamento anche col 2% mentre per esempio ciò non accadrebbe per partiti come quello di Giannino che presentadosi da solo non entra in Parlamento se non ottiene almeno il 4%. Da specificare che il minimo per il senato è invece dell'8%, per esempio se la Rivoluzione Civile non dovesse ottenere l'8% ma solo il 5% come indicano gli ultimi sondaggi non potrà essere presente al senato.
La maggioranza degli allegati sono in pdf quindi serve adobe reader per visualizzarli.
programma elettorale del PD:
http://www.partitodemocratico.it/doc/248839/il-nostro-programma.htm colonna a destra da cui si può cliccare sulle tematiche che più vi interessano oppure una versione completa in pdf:
http://www.partitodemocratico.it/Allegati/il-programma-dei-democratici-e-dei-progressisti.pdf
programma elettorale del PDL:
http://www.ilpopolodellaliberta.it/speciali/programma-elettorale-2013.pdf
programma elettorale del Movimento 5 Stelle:
il blog di beppe grillo http://www.beppegrillo.it/ è la sede principale del movimento che contiene, oltre al programma, anche tutto lo storico degli eventi e del movimento.
programma elettorale della lista Monti, sostenuta da Casini, Fini e Montezemolo:
http://agendamonti.s3.amazonaws.com/UnAgenda-per-un-impegno-comune-di-Mario-Monti.pdf
programma elettorale del movimento arancione di Ingroia altrimenti chiamato Rivoluzione Civile (così lo troverete indicato sulle schede elettorali):
http://www.rivoluzionecivile.it/sintesi-del-programma-di-rivoluzione-civile/
programma elettorale della Lega Nord:
http://www.leganord.org/index.php/elezioni/elezioni-politiche/programma-politiche-2013
(cliccare sul link in centro pagina con scritto programma per scaricare il file).
programma elettorale di Fare per fermare il declino di Oscar Giannino:
http://www.fermareildeclino.it/ il sito viene aggiornato periodicamente ma c'è uno schema rosso con i 10 punti principali nella home page.
programma elettorale di Fratelli d'Italia:
http://www.fratelli-italia.it/ è il sito del partito, non c'è ancora un link diretto al programma definitivo.
Vi invito a riflettere sulla fattibilità di quello che è scritto nei programmi e sulla credibilità di chi li presenta, e di riflettere su chi volete che vi rappresenti e nello stesso tempo sia in grado di governare questo paese prima di scegliere. Vi invito inoltre a riflettere sul fatto che non votare non porta in ogni caso alcuno beneficio al paese, al di là delle motivazioni più o meno valide che vi porterebbero a questa scelta. A disposizione per un confronto con chiunque abbia domande, dubbi e perplessità. Buona lettura a tutti!
martedì 29 gennaio 2013
venerdì 18 gennaio 2013
Caos pre-elettorale
Ultimamente ne leggo di ogni. Credo che dovrei smettere di seguire la campagna elettorale fino alla data del voto, mantenendo la mia scelta originale e che idealmente mi appartiene dal momento che credo in una sinistra che in futuro, forse, sarà migliore, rinnovata e ringiovanita, altrimenti viene voglia di votare scheda nulla. Ora pure Pannella che si allea con Storace. Il PD invece di combattere per vincere prepara l'inciucio con Monti, poi qualcuno deve avergli spiegato che così facendo si perdebbe l'elettorato di Vendola che si sposterebbe su Ingroia & co e allora hanno smentito tutto, nessun compromesso col centro. O forse sì, Monti non è un avversario ma un competitor. Se un ragazzino di 14 anni leggesse sommariamente i programmi elettorali e i capisaldi di SEL e di Italia Futura capirebbe nel giro di 5 secondi che un governo così non reggerebbe più di un anno, ma a quanto pare ci è voluto un consulente per spiegarlo ai promotori della campagna elettorale e ritrattare la dichiarazione. La visione del lavoro, della differenza di genere e diritti civili delle coppie di fatto, il trattamento degli immigrati e il rapporto con le banche della sinistra e dell'agenda Monti c'entrano tra loro come i cavoli a merenda. Poi Fini è diventato di centro; un ex MSI di centro? Insieme a ex democristiani e a esuli del PD?
Tra l'altro, nessuno si pone il problema di come un elettore della sinistra laica possa sentirsi tradito all'idea di trovarsi rappresentato da una maggioranza comprendente Casini nè di come un elettore della Lega potrebbe, per esempio, sentirsi tradito dalla rinnovata alleanza col più famoso B. d'Italia. La maggior parte delle persone di sinistra che conosco sono restie a votare il PD e gli ex-elettori della Lega che conosco sono indirizzati a Grillo o alla scheda nulla, ma io non faccio la sondaggista e non uso raffinate tecniche di metodologia della ricerca sociale. Diciamo che per la maggior parte ci saranno voti dati controvoglia, forse nell'ingenua speranza che stavolta vada meglio, che si siano resi conto di come è veramente questo paese e del fatto che il cittadino che manda te in parlamento a rappresentarlo sta compiendo un gesto di fiducia.
Sì, un gesto di fiducia. Io voto chi rappresenta al meglio le mie idee e modus vivendi, e siccome mi fido che porterà avanti un percorso simile a quello che avrei portato avanti io, lo voto. Ma mi fido veramente?
Mi viene in mente il principe di Salina, quello del Gattopardo: bisogna che tutto cambi, perchè tutto rimanga uguale. Non è che anche stavolta vogliono rifilarci ore e ore di campagna elettorale per venderci un prodotto che è esattamente uguale al precedente e neanche tanto confezionato meglio?
Intanto che continuo a pormi domande inutili su quanto mai potrà stare in piedi un governo così caoticamente composto e presumibilmente senza maggioranza al Senato, vi invito tutti a sottoscrivere l'appello contro la corruzione: http://www.riparteilfuturo.it/
Serve a chiedere a tutti i candidati alle elezioni politiche di sottoscrivere 5 impegni fondamentali al rinnovamento del nostro paese:
Tra l'altro, nessuno si pone il problema di come un elettore della sinistra laica possa sentirsi tradito all'idea di trovarsi rappresentato da una maggioranza comprendente Casini nè di come un elettore della Lega potrebbe, per esempio, sentirsi tradito dalla rinnovata alleanza col più famoso B. d'Italia. La maggior parte delle persone di sinistra che conosco sono restie a votare il PD e gli ex-elettori della Lega che conosco sono indirizzati a Grillo o alla scheda nulla, ma io non faccio la sondaggista e non uso raffinate tecniche di metodologia della ricerca sociale. Diciamo che per la maggior parte ci saranno voti dati controvoglia, forse nell'ingenua speranza che stavolta vada meglio, che si siano resi conto di come è veramente questo paese e del fatto che il cittadino che manda te in parlamento a rappresentarlo sta compiendo un gesto di fiducia.
Sì, un gesto di fiducia. Io voto chi rappresenta al meglio le mie idee e modus vivendi, e siccome mi fido che porterà avanti un percorso simile a quello che avrei portato avanti io, lo voto. Ma mi fido veramente?
Mi viene in mente il principe di Salina, quello del Gattopardo: bisogna che tutto cambi, perchè tutto rimanga uguale. Non è che anche stavolta vogliono rifilarci ore e ore di campagna elettorale per venderci un prodotto che è esattamente uguale al precedente e neanche tanto confezionato meglio?
Intanto che continuo a pormi domande inutili su quanto mai potrà stare in piedi un governo così caoticamente composto e presumibilmente senza maggioranza al Senato, vi invito tutti a sottoscrivere l'appello contro la corruzione: http://www.riparteilfuturo.it/
Serve a chiedere a tutti i candidati alle elezioni politiche di sottoscrivere 5 impegni fondamentali al rinnovamento del nostro paese:
- Potenziare la legge anticorruzione entro i primi 100 giorni di governo, inserendo l'obiettivo nel programma elettorale
- Rendere pubblico il Curriculum Vitae con tutti gli incarichi professionali ricoperti
- Dichiarare potenziali conflitti di interesse
- Dichiarare eventuali procedimenti giudiziari in corso e/o passati in giudicato
- Rendere nota la propria condizione patrimoniale e reddituale
Vi invito a prendere visione dell'appello e contribuire a diffondelo tramite facebook, twitter e altri mezzi di comunicazione a voi congeniali. Per firmare è semplice non servono username o password solo nome, cognome e indirizzo email. Richiede 10 secondi ma insieme possiamo contribuire a rendere più trasparente la cosa pubblica.
domenica 13 gennaio 2013
Perchè la sentenza della cassazione sull'affidamento di un bambino alla madre lesbica fa tanto scalpore?
Un paio di giorni fa la Corte di Cassazione si è pronunciata in favore dell'affidamento alla madre di un bambino conteso dai genitori. La notizia che potrebbe passare sotto silenzio ha invece destato scalpore e lo sdegno dei vertici della Chiesa in quanto la madre convive con un'altra donna, un'educatrice. Inoltre la Cassazione ha tenuto conto del fatto che il padre, musulmano, si è rifiutato di seguire un corso di educazione alla genitorialità come richiesto dagli assistenti sociali nonostante il bambino avesse assistito a episodi di violenza, il che dimostra che non aveva alcuna intenzione di crescere il figlio con un affidamento congiunto sano e basato su un rapporto di rispetto reciproco tra i due genitori naturali del bambino e che non aveva alcuna intenzione di riconoscere che un bambino non può e non deve mai assistere ad episodi di violenza per nessun motivo.
L'avvocato Raffaella Richini, che ha assistito la madre nel processo, ha dichiarato: "La mia assistita si è battuta per dimostrare di essere una buona madre". Ora, onestamente, a quante madri viene richiesto di dimostrare in 3 gradi di giudizio di essere una buona madre per poter mantenere la custodia del proprio figlio?
Leggendo vari commenti sul web ho più che altro l'impressione che si cerchi di portare avanti una battaglia ideologica più che per il bene stesso del piccolo, infatti i giudici hanno dichiarato che "si dà per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità di quel contesto familiare per il bambino". Anche qui, rimane il fatto che in molti altri casi in cui i genitori sono violenti o tossicodipendenti o alcolizzati o che entrano ed escono dal carcere non viene tolto l'affidamento ma piuttosto si chiede al genitore di consentire la presenza di educatori e assistenti sociali che affianchino il processo di crescita sano ed equilibrato del bambino.
Quindi se nel momento in cui al padre viene chiesto di seguire un corso di genitorialità e di permettere l'affiancamento di un esperto nel costruire il rapporto con suo figlio egli si rifiuta, che cosa dobbiamo dedurre?
E altra domanda: siamo sicuri che in altri casi in cui non viene chiamata in causa l'omosessualità la Chiesa sarebbe così sollecita nel preoccuparsi dello sviluppo psicologico del bambino? Quante donne ci sono ancora in Italia che pur subendo violenza fisica o psicologica di fronte ai loro figli non possono porre fine facilmente al loro matrimonio o allontanare in qualche modo il padre dei loro figli dai bambini perchè le persone che frequentano la parrocchia locale non vedono di buon occhio le separazioni o a causa del perbenismo bigotto di alcuni piccoli paesi?
Durante un matrimonio in chiesa a cui ho assistito recentemente ho sentito dire dal prete durante l'omelia che il divorzio non è previsto per il sacramento che si compie davanti a Dio, e che l'impegno preso davanti a Dio è per sempre e che dal momento che la coppia diviene una cosa sola è poi indivisibile, in pratica ha spaventato gli sposi facendogli capire che sarebbero stati incastrati a vita. In quel caso dal momento che la sposa era cattolica praticante sul momento non si è spaventata, probabilmente si aspettava un'omelia di quel tipo.
Ok, ad un primo sguardo parrebbe molto romantico come pensiero, nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia etc etc. Ma all'atto pratico, qualora il comportamento di uno dei due coniugi dovesse non rivelarsi sano per lo sviluppo del bambino per esempio se uno dei due commette violenza, o si rifiuta di curarsi se malato psichico magari perchè alcolizzato o spacciatore (quindi sicuramente non educativo per il figlio) o se sperperasse tutti i suoi soldi nel gioco d'azzardo invece che utilizzarli per mantenere i figli in una sana crescita e negli studi, come mai la chiesa non interviene con altrettanta sollecitudine per promuovere un intervento che stabilisca qual è il male minore per il bambino? Diciamo la verità, la differenza di genere per la Chiesa è ancora un tabù, così come lo è il superamento di una società basata sul patriarcato.
Dal mio modesto punto di vista, se un bambino ha di fronte uno o 2 genitori felici, soddisfatti della propria vita ed entusiasti, è sempre la soluzione migliore anche se non tutti i bambini hanno l'opportunità di crescere con modelli di persone adulte felici, forti e piene di vita. Un genitore che ama la vita e conserva lo stupore per le cose anche in età matura, un genitore che svolge il suo lavoro con passione e sa ridere e sorridere con sincerità e non per finta è il miglior modello in assoluto qualunque siano il suo credo, il suo conto in banca e le sue preferenze sessuali.
L'avvocato Raffaella Richini, che ha assistito la madre nel processo, ha dichiarato: "La mia assistita si è battuta per dimostrare di essere una buona madre". Ora, onestamente, a quante madri viene richiesto di dimostrare in 3 gradi di giudizio di essere una buona madre per poter mantenere la custodia del proprio figlio?
Leggendo vari commenti sul web ho più che altro l'impressione che si cerchi di portare avanti una battaglia ideologica più che per il bene stesso del piccolo, infatti i giudici hanno dichiarato che "si dà per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità di quel contesto familiare per il bambino". Anche qui, rimane il fatto che in molti altri casi in cui i genitori sono violenti o tossicodipendenti o alcolizzati o che entrano ed escono dal carcere non viene tolto l'affidamento ma piuttosto si chiede al genitore di consentire la presenza di educatori e assistenti sociali che affianchino il processo di crescita sano ed equilibrato del bambino.
Quindi se nel momento in cui al padre viene chiesto di seguire un corso di genitorialità e di permettere l'affiancamento di un esperto nel costruire il rapporto con suo figlio egli si rifiuta, che cosa dobbiamo dedurre?
E altra domanda: siamo sicuri che in altri casi in cui non viene chiamata in causa l'omosessualità la Chiesa sarebbe così sollecita nel preoccuparsi dello sviluppo psicologico del bambino? Quante donne ci sono ancora in Italia che pur subendo violenza fisica o psicologica di fronte ai loro figli non possono porre fine facilmente al loro matrimonio o allontanare in qualche modo il padre dei loro figli dai bambini perchè le persone che frequentano la parrocchia locale non vedono di buon occhio le separazioni o a causa del perbenismo bigotto di alcuni piccoli paesi?
Durante un matrimonio in chiesa a cui ho assistito recentemente ho sentito dire dal prete durante l'omelia che il divorzio non è previsto per il sacramento che si compie davanti a Dio, e che l'impegno preso davanti a Dio è per sempre e che dal momento che la coppia diviene una cosa sola è poi indivisibile, in pratica ha spaventato gli sposi facendogli capire che sarebbero stati incastrati a vita. In quel caso dal momento che la sposa era cattolica praticante sul momento non si è spaventata, probabilmente si aspettava un'omelia di quel tipo.
Ok, ad un primo sguardo parrebbe molto romantico come pensiero, nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia etc etc. Ma all'atto pratico, qualora il comportamento di uno dei due coniugi dovesse non rivelarsi sano per lo sviluppo del bambino per esempio se uno dei due commette violenza, o si rifiuta di curarsi se malato psichico magari perchè alcolizzato o spacciatore (quindi sicuramente non educativo per il figlio) o se sperperasse tutti i suoi soldi nel gioco d'azzardo invece che utilizzarli per mantenere i figli in una sana crescita e negli studi, come mai la chiesa non interviene con altrettanta sollecitudine per promuovere un intervento che stabilisca qual è il male minore per il bambino? Diciamo la verità, la differenza di genere per la Chiesa è ancora un tabù, così come lo è il superamento di una società basata sul patriarcato.
Dal mio modesto punto di vista, se un bambino ha di fronte uno o 2 genitori felici, soddisfatti della propria vita ed entusiasti, è sempre la soluzione migliore anche se non tutti i bambini hanno l'opportunità di crescere con modelli di persone adulte felici, forti e piene di vita. Un genitore che ama la vita e conserva lo stupore per le cose anche in età matura, un genitore che svolge il suo lavoro con passione e sa ridere e sorridere con sincerità e non per finta è il miglior modello in assoluto qualunque siano il suo credo, il suo conto in banca e le sue preferenze sessuali.
giovedì 3 gennaio 2013
La forza delle idee
Ieri Monti ha detto "la destra e la sinistra sono ormai superate", dice che vuole lavorare insieme per le riforme (quali? quelle di destra o di sinistra?), che vuole creare un nuovo movimento popolare (ma allora sei di destra?) e ha incassato il sostegno del Vaticano però vuole unire credenti e non credenti. E sulle questioni etiche come la mettiamo? Inoltre stamattina ha ribadito il concetto sostenendo che Bersani dovrebbe tagliare le ali alla parte estrema della sinistra inglobata nel suo partito.
Eh no, apprezzo lo sforzo di riportare lo spread sotto il 287 visto che nessuno ci era riuscito dal novembre 2010, possiamo cantare vittoria ce l'abbiamo fatta, e apprezzo anche la capacità di ridare credibilità all'Italia a livello internazionale, ma le idee non sono in vendita e lo spread non è tutto ciò su cui si gioca la partita elettorale.
La sinistra ha dei valori fondanti, come suppongo li abbia la destra nonostante io non li condivida e da entrambe le parti questi valori non sono negoziabili. La sinistra crede nell'uguaglianza di diritti. Un uomo di sinistra fa propria la scritta che capeggia nelle aule dei tribunali "la legge è uguale per tutti" e ambisce ad un mondo in cui gli operai e gli imprenditori siano considerati uguali nei loro diritti umani fondamentali e nella loro dignità, così come riconosce pari dignità all'immigrato, al profugo, alle donne, agli omosessuali e a qualsiasi altra categoria di tutte quelle che le nostre leggi spesso tendono ad emarginare o considerare "il diverso", come per esempio chi non è parte di una lobby o chi non è rappresentato da un sindacato. Ok, ogni tanto si dimenticano dei precari perchè dal momento che i politici sono per lo più over 60 si sono dimenticati della nostra esistenza, ma questa è semplicemente un'altra categoria di persone che deve ancora essere rappresentata e sicuramente col tempo si lavorerà anche per aiutare noi giovani. La sinistra nel corso degli anni ha portato avanti delle battaglie che hanno equiparato le donne agli uomini nella loro possibilità di scegliere (vedi referendum sull'aborto e sul divorzio), e porterà avanti le stesse battaglie per equiparare i diritti degli omosessuali quando sarà possibile. La sinistra ha agevolato il diritto di studio per tutti aprendo le porte dell'università anche a chi non aveva fatto il liceo nel 1968, e la destra dalla sua parte ha degli ideali che non pubblicizzo dal momento che non sono i miei ma che tuttavia esistono e hanno un valore per chi si sente da essi rappresentato.
Democrazia, dal greco δῆμος = popolo e κράτος = potere, significa che chi governa è il popolo. Non la finanza, le banche o le lobby. Altrimenti sarebbe una mercatocrazia (esiste questo concetto in politica? Non ancora) o al massimo oligarchia, visto che quello a cui ambisce il centro è il governo di pochi. Ogni cittadino italiano ha il diritto di sentirsi rappresentato da qualcuno e l'esistenza di destra, sinistra, laici e cattolici, moderati ed estremi, dà la possibilità a quasi tutti i cittadini italiani leggendo il programma di governo prima del voto di esprimere una preferenza quanto meno in linea con il proprio stile di vita, con il proprio lavoro, con i propri interessi ed ideali.
Insomma, se tornassimo a vedere la destra e la sinistra come due schieramenti con idee ben distinte, e il concetto di cosa sia giusto e cosa sia sbagliato come qualcosa di inderogabile e su cui non si cede a compromessi, eviteremmo tutto il moderatismo senza parte che sta in mezzo e causa incertezza e malessere in chi non si sente rappresentato in quanto portavoce solo della finanza e non del popolo. Il compromesso non deve essere la base di partenza prima delle elezioni, il compromesso deve avvenire dopo le elezioni e dovrà essere la sintesi di più voci in capitolo, in seguito all'espressione del diritto di voto da parte del popolo che potrà scegliere liberamente se è pronto per diventare più simile alla Germania e alla Gran Bretagna oppure no. Ovvio che per governare serve una mediazione, ma la mediazione si farà sulle singole leggi e affrontando una ad una le singole problematiche e discutendone insieme in parlamento.
Nella politica ci vuole prima di tutto consapevolezza della nostra storia, entusiasmo e passione per le idee che si seguono. Non è tutto solo economia, quello è un elemento. C'è il lavoro, i diritti fondamentali, la giustizia, la lotta alla mafia, le posizioni diverse in tema di bioetica e di religione. Poi sicuramente ci saranno degli italiani che la pensano diversamente e che sosterranno il centro moderato in quanto pensano che il dio denaro sia l'elemento fondamentale per la felicità delle persone. Ma sarà il voto democratico a stabilirlo, a mostrarci se davvero gli italiani ritengono superati gli ideali di uguaglianza e parità dei diritti della sinistra, non sarà certo Bersani a silenziare la voce del popolo.
Eh no, apprezzo lo sforzo di riportare lo spread sotto il 287 visto che nessuno ci era riuscito dal novembre 2010, possiamo cantare vittoria ce l'abbiamo fatta, e apprezzo anche la capacità di ridare credibilità all'Italia a livello internazionale, ma le idee non sono in vendita e lo spread non è tutto ciò su cui si gioca la partita elettorale.
La sinistra ha dei valori fondanti, come suppongo li abbia la destra nonostante io non li condivida e da entrambe le parti questi valori non sono negoziabili. La sinistra crede nell'uguaglianza di diritti. Un uomo di sinistra fa propria la scritta che capeggia nelle aule dei tribunali "la legge è uguale per tutti" e ambisce ad un mondo in cui gli operai e gli imprenditori siano considerati uguali nei loro diritti umani fondamentali e nella loro dignità, così come riconosce pari dignità all'immigrato, al profugo, alle donne, agli omosessuali e a qualsiasi altra categoria di tutte quelle che le nostre leggi spesso tendono ad emarginare o considerare "il diverso", come per esempio chi non è parte di una lobby o chi non è rappresentato da un sindacato. Ok, ogni tanto si dimenticano dei precari perchè dal momento che i politici sono per lo più over 60 si sono dimenticati della nostra esistenza, ma questa è semplicemente un'altra categoria di persone che deve ancora essere rappresentata e sicuramente col tempo si lavorerà anche per aiutare noi giovani. La sinistra nel corso degli anni ha portato avanti delle battaglie che hanno equiparato le donne agli uomini nella loro possibilità di scegliere (vedi referendum sull'aborto e sul divorzio), e porterà avanti le stesse battaglie per equiparare i diritti degli omosessuali quando sarà possibile. La sinistra ha agevolato il diritto di studio per tutti aprendo le porte dell'università anche a chi non aveva fatto il liceo nel 1968, e la destra dalla sua parte ha degli ideali che non pubblicizzo dal momento che non sono i miei ma che tuttavia esistono e hanno un valore per chi si sente da essi rappresentato.
Democrazia, dal greco δῆμος = popolo e κράτος = potere, significa che chi governa è il popolo. Non la finanza, le banche o le lobby. Altrimenti sarebbe una mercatocrazia (esiste questo concetto in politica? Non ancora) o al massimo oligarchia, visto che quello a cui ambisce il centro è il governo di pochi. Ogni cittadino italiano ha il diritto di sentirsi rappresentato da qualcuno e l'esistenza di destra, sinistra, laici e cattolici, moderati ed estremi, dà la possibilità a quasi tutti i cittadini italiani leggendo il programma di governo prima del voto di esprimere una preferenza quanto meno in linea con il proprio stile di vita, con il proprio lavoro, con i propri interessi ed ideali.
Insomma, se tornassimo a vedere la destra e la sinistra come due schieramenti con idee ben distinte, e il concetto di cosa sia giusto e cosa sia sbagliato come qualcosa di inderogabile e su cui non si cede a compromessi, eviteremmo tutto il moderatismo senza parte che sta in mezzo e causa incertezza e malessere in chi non si sente rappresentato in quanto portavoce solo della finanza e non del popolo. Il compromesso non deve essere la base di partenza prima delle elezioni, il compromesso deve avvenire dopo le elezioni e dovrà essere la sintesi di più voci in capitolo, in seguito all'espressione del diritto di voto da parte del popolo che potrà scegliere liberamente se è pronto per diventare più simile alla Germania e alla Gran Bretagna oppure no. Ovvio che per governare serve una mediazione, ma la mediazione si farà sulle singole leggi e affrontando una ad una le singole problematiche e discutendone insieme in parlamento.
Nella politica ci vuole prima di tutto consapevolezza della nostra storia, entusiasmo e passione per le idee che si seguono. Non è tutto solo economia, quello è un elemento. C'è il lavoro, i diritti fondamentali, la giustizia, la lotta alla mafia, le posizioni diverse in tema di bioetica e di religione. Poi sicuramente ci saranno degli italiani che la pensano diversamente e che sosterranno il centro moderato in quanto pensano che il dio denaro sia l'elemento fondamentale per la felicità delle persone. Ma sarà il voto democratico a stabilirlo, a mostrarci se davvero gli italiani ritengono superati gli ideali di uguaglianza e parità dei diritti della sinistra, non sarà certo Bersani a silenziare la voce del popolo.
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