giovedì 16 maggio 2013
Ormai non c'è più di niente di cui stupirsi
Beppe Grillo al comizio riportato da Servizio Pubblico: "A ottobre ce la giochiamo noi e il nano, se votate uno così vi vengo a cercare uno per uno" non credo che se la giocheranno solo loro, ma almeno ha avuto il coraggio di dire quello che tanti italiani dicono da un sacco di tempo, e quando avevo detto ai miei amici di facebook "per cortesia levatemi l'amicizia se votate silvio" ero stata criticata da tutti. Poi la stronza sono io, che scelgo gli amici in base alle idee e che non capisco, non rispetto, non blablabla. Invece normalmente in Italia le donne vengono rispettate, e gli viene notoriamente offerto un lavoro in base al loro intelletto, come nel caso delle olgettine 2500 € al mese ciascuna. E anche gli evasori, è risaputo che rispettino chi paga le tasse, c'è tanto rispetto in un evasore verso chi paga senza poter scegliere perché ha una busta paga. Davvero, non so con che coraggio lo vogliano votare, come fanno così tanti cittadini a sentirsi rappresentati da costui. Non è lui il problema, è chi lo vota dopo tutto quello che ha fatto. E' la dignità della donna andata a quel paese, un uomo politico da 20 anni sulla scena internazionale che è ricattabile da chiunque, dai fotografi dai magnacci dagli organizzatori di eventi dalle consiglieri regionali che ha messo lì lui, alle ragazzine che lo fregano dicendo di essere nipoti di chiunque e questo ci crede... poi non si chiedano perché la gente espatria. O perché la gente si vergogna di questo paese. Strauss Khan per un'ipotesi di reato si è dimesso subito, senza neanche più candidarsi e senza aspettare la sentenza del tribunale; un ministro tedesco per aver copiato parte di una tesi di dottorato si è dimessa, e qui non solo non viene neanche valutata l'ipotesi delle dimissioni ma milioni di italiani lo votano. Ancora. Vorrei andare a chiedere, uno ad uno, agli elettori di costui se fosse loro figlia, sorella, vicina di casa che prende soldi in cambio di sesso cosa penserebbe, a livello umano, di quell'uomo e di quella donna. Come li definirebbe, con parole sue. Ma quando fanno vedere in televisione che un giornalista fa questa domanda a un elettore del soggetto in questione, la risposta è sempre mancante, nessuno dice niente, ma la faccia dice tutto: la faccia schifettosa di uno che pensa che non importa, che non vuole confessare che anche lui farebbe lo stesso potendo, e che per loro quell'uomo ha dei comportamenti accettabili per questo. Se non addirittura encomiabili, perché è il mito dello stupidotto medio. Ecco poi non lamentiamoci se le giovani donne e i giovani studenti vogliono espatriare. Perché quei 9 milioni di italiani poi li si incontra in giro, ai colloqui, nei posti di lavoro, nella vita di tutti i giorni quando si trova il tizio che per risolvere un problema vuole chiarire la cosa "da uomo a uomo" e si rivolge a chi hai accanto invece che a te perché non è in grado di sostenere un discorso intelligente e portare avanti argomentazioni. Certo dopo 25 anni di tv spazzatura, non stupiamoci però. E visto che quelle donne non sono prostitute o non possono essere definite tali neanche dalla Boccassini (è un mestiere, se pagassero le tasse poi sarebbe anche riconosciuto), vorrei davvero sapere da uno di quegli imprenditori ricchi ed evasori che vedono in Silvio un mito, se gli entra un ladro in casa cosa fanno, aspettano la cassazione per definirlo ladro se no si offende?
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