Il tema delle donne è forse uno dei più sensibili, e purtroppo come tutti i temi molto discussi, rende facile il passo verso una rappresentazione superficiale dell'argomento.
Proprio per questo motivo le ragazze dei Giovani Democratici del Vimercatese hanno pensato di raccontare il mondo delle donne attraverso le donne stesse.
L'esposizione presenta una raccolta delle opere realizzate dall'artista brasiliana Carol Rossetti, da sempre in prima linea nella lotta per i diritti.
Proprio per questo motivo le ragazze dei Giovani Democratici del Vimercatese hanno pensato di raccontare il mondo delle donne attraverso le donne stesse.
L'esposizione presenta una raccolta delle opere realizzate dall'artista brasiliana Carol Rossetti, da sempre in prima linea nella lotta per i diritti.
Con il progetto Women, la Rossetti vuole raccontare con coraggio e in modo molto diretto le mille avversità che una donna può incontrare semplicemente esprimendo se stessa. Dopo essere stata a Vimercate e Mezzago, la mostra sarà presentata sabato a Villasanta e a marzo a Desio, poi ad aprile ad Arcore, a maggio è attesa a Bergamo - dall'estate in avanti è libera per chi volesse esporre le opere.
Ognuna delle immagini va a scardinare uno dei pregiudizi di cui le donne sono spesso vittima, ovvero tutti quegli atteggiamenti, comportamenti e stili di vita che osservati in un uomo non desterebbero nessun commento negativo e men che meno l'esigenza di esprimere un giudizio, mentre nelle donne portano ad effetti a catena sull'immagine della donna stessa oltre che sulla sua vita lavorativa, scolastica o famigliare. Distruggere gli stereotipi insomma, portando ciascuna se stessa e la propria soggettività nel mondo senza paura del proprio corpo, della propria sessualità, della propria differenza. Senza paura, senza bisogno di omologazione. La differenza non come causa di discriminazione, l'abbigliamento e il comportamento sessuale non come causa di appellativi negativi ma la possibilità di comportarsi esattamente come un uomo, cioè non subendo bullismo o discriminazioni sulla base del proprio abbigliamento o della propria vita sessuale. L'accettazione - anzi l'apprezzamento e la piena comprensione - della soggettività femminile è una base di partenza per poter sconfiggere anche la violenza di cui le donne sono spesso vittima.
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