“Dopo un lungo e approfondito dibattito con gli operatori del settori, approviamo oggi una legge di riforma del cinema aspettata da molti anni che segna un punto di svolta. La funzione del cinema è una funzione democratica nella misura in cui favorisce il dibattito tra i cittadini e la partecipazione”. Lo ha detto Roberto Rampi, deputato del Pd componente della commissione Cultura durante la dichiarazione di voto sulla riforma del cinema nell’Aula di Montecitorio.
“Il cinema - ha proseguito Rampi - è una grande impresa italiana nella quale lavorano tante donne e tanti uomini che hanno grandi talenti. L’arte cinematografica è stata capace di raccontare le trasformazioni sociali e momenti drammatici della storia italiana. Con questa riforma raddoppiamo il fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo garantendo una dotazione minima di 400 milioni annui. La nostra attenzione è per i nuovi cineasti, per chi già lavora e per chi vuole iniziare. Apriamo anche al mondo dell’audiovisivo e ai nuovi linguaggi con cui si esprime l’arte cinematografica. Altra importante novità, come già previsto dalla riforma della scuola, è il potenziamento delle competenze cinematografiche ed audiovisive degli studenti. E un sostegno importante è previsto per le sale cinematografiche storiche e per chi ne vuole aprire di nuove. Dedichiamo questo importante risultato a Monica Vitti nel giorno del suo 85esimo compleanno”.
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