Sono felice che l'emendamento contro Airbnb
sia stato ritirato, non credo che sia il tempo per favorire i grandi
albergatori e non penso che chi lo ha presentato conosca effettivamente
le realtà di chi affitta o di chi viaggia e sceglie come opzione quella
di prendere una stanza a casa di altri o comunque una soluzione diversa
dall'albergo classico. Credo che la sinistra debba occuparsi davvero
delle nuove generazioni, e non farsi carico del diritto al viaggio solo
quando è "tornare a casa dai parenti di giù a Natale", e magari anche
chi vive da 20 anni sopra un certo livello di reddito dovrebbe provare
ad alloggiare a casa di qualcuno per capire la differenza a livello di
contatto culturale con la città rispetto a stare in un asettico albergo. Poniamoci anche delle domande su noi stessi: chi di noi in emergenza
economica preferirebbe andare a lavorare DA DIPENDENTE in un grande
albergo (receptionist, cameriere ai piani, cuoco etc, non fingiamoci
tutti amici del manager immaginandoci già a livelli imprenditoriali)
rispetto a gestire una stanza o un appartamento proprio o di un
famigliare in toto? cioè dal check-in al check-out, alle informazioni ai
turisti stranieri ad un eventuale servizio navetta, scegliendo i propri
tempi di lavoro e i propri orari e quali giorni mettere a disposizione
la propria casa o seconda casa e quali no? Credo nessuno. Aggiungo,
l'ospitalità in casa c'è da sempre,
prima delle piattaforme digitali nel
lontano 2008 sono stata a Cuba e ho girato l'isola in solitaria ospite
nelle casa particular, ovvero case in cui c'è una stanza libera che i
cubani erano soliti affittare per i viaggiatori. In Norvegia grazie ad
Airbnb abbiamo alloggiato a casa di una splendida signora che ci ha
preparato la colazione con le uova fresche del suo pollaio al mattino
dopo, in mezzo ai prati a due passi dal mare, e in casa di una famiglia
norvegese con 3 bambini cosa molto simpatica per vedere le differenze
culturali nella gestione della famiglia. Non saremmo mai stati in albergo perché era troppo costoso, e il campeggio in aree fredde non è il massimo, la maggior parte delle giovani generazioni spesso scelgono il campeggio o l'ostello laddove possibile ma questo può limitare le stagioni in cui si sceglie di viaggiare o i mezzi che si possono utilizzare per raggiungere la destinazione, oltre al fatto che dopo i 30 anni ci si stufa spesso degli ostelli ma ancora non ci si può permettere l'albergo pagato al prezzo pieno in alta stagione.Se avessi una stanza o una casa extra sarei la prima a voler affittare, e persone che conosco che affittano sul lago hanno l'opportunità di chiacchierare ogni giorno d'estate in inglese o in tedesco, opportunità che non gli era stata data dal mercato di lavoro tradizionale nonostante siano persone laureate e che hanno fatto scambi culturali all'estero! Certo, voi direte, se uno ha un appartamento potrebbe affittarlo sul medio-lungo periodo, ma ditemi voi chi NON conosce qualcuno che poi si è trovato un cliente moroso e non è stato tutelato: comunque gli affitti sul medio-lungo periodo favoriscono chi di appartamenti ne ha 8 e non chi ne ha uno solo e gli serve per arrotondare. Gli affitti di medio-lungo periodo non danno garanzie a una mamma che per esempio è rimasta senza lavoro per via di una discriminazione verso le neomamme della società tutta, e che ha la necessità e il diritto di mantenere un'emancipazione. L'affitto sul medio-lungo periodo non permette di avere garanzie e tutele e in zone turistiche può essere controproducente perché magari si vuole affittare la seconda casa che era di qualche famigliare solo nei periodi in cui era in disuso, o una casa in attesa che in futuro le usino i figli e mandare fuori degli affittuari dopo anni crea degli innegabili problemi.
Per non parlare del fatto che le piattaforme online garantiscono i PAGAMENTI REGOLARI, cosa che non è garantita da altri siti locali e nati e cresciuti in modo estemporaneo, ma non controllati dove comunque chi ha case anche temporaneamente vuote ha DA SEMPRE messo in affitto, con tutte le complicanze del caso: pensate all'americano o all'inglese che arriva, non può pagare con la carta perché ha davanti due vecchi che accettano solo contanti e l'annuncio gliel'aveva fatto il nipote, si trova a gestire un contatto a voce con una persona che non parla inglese e cerca di fare la cresta sui cavilli: queste persone nel rapporto con gli stranieri creano imbarazzo all'Italia intera ma purtroppo in alcune aree di provincia rischiano di diventare la norma se non si acquisice un altro modo di accogliere. Airbnb è sicuro perché è rodato, permette di verificare l'host prima di pernottare e ci sono registrati i documenti di identità sia dell'host che di chi alloggia con tutte le garanzie che conseguono. Pensate prima di introdurre novità alle vite reali di chi non trova nessun servizio aggiuntivo in un asettico albergo, di chi vorrebbe usare le lingue per lavoro e non perdere competenze ma non avendo come capo una persona che magari è solo nata nella classe sociale giusta e per questo fa l'albergatore. Pensate a chi vuole viaggiare ed aprire la mente, ma non ha le risorse per alloggiare in un albergo ma nessuno stesso tempo non vuole alloggiare in un albergo low cost dove non si conoscono i diritti dei lavoratori che vengono applicati o l'effettiva sostenibilità ambientale della struttura.
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