venerdì 31 gennaio 2020

Una scuola di specializzazione in ginecologia e ostetricia non può insegnare l'obiezione di coscienza

Trovo inaccettabile quanto letto in merito al fatto che al Campus Biomedico di Roma non si insegni agli specializzandi l'interruzione di gravidanza nè si faccia formazione in merito a tutti i metodi contraccettivi. Che un medico si rifiuti di fare parte del suo lavoro, soprattutto se questo non garantisce la piena applicazione della legge in tutte le strutture sanitarie pubbliche o convenzionate, non è accettabile e portare in medico addiriturra a non avere competenze in tutto un ambito del suo possibile lavoro non può essere considerata una formazione accreditata. E trovo ancora più inaccettabile e incoerente che un'intera scuola di specializzazione di ginecologia e ostetricia non formi gli studenti sulla contraccezione: se si volessero davvero ridurre i casi di interruzione volontaria della gravidanza sarebbe la prima cosa da fare! Come è possibile che ci siano dei medici specializzati in ginecologia che non sanno nulla di un tema per cui tutte ci rivolgiamo ad uno specialista in una o più fasi della vita? 

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