domenica 14 marzo 2021

Buon lavoro Enrico Letta!

Oggi Enrico Letta ha preso in carico una grandissima responsabilità: l'opportunità di guidare il nostro partito fuori dalle correnti e di superare quelle dinamiche che hanno portato alle dimissioni di Nicola Zingaretti e che nel corso degli ultimi anni hanno portato tante persone a disaffezionarsi alla politica o a cambiare partito. Letta è una figura di spessore, autorevole e che ha sempre investito sulla formazione dei giovani, ma credo che questa sia solo la base di partenza. 

Occorre un nuovo inizio da una prospettiva diversa, che metta i giovani e le donne nella cabina di regia, non tra le persone da scegliere "perché obbligati". Occorre un metodo politico basato sulla cooperazione e sulla visione del mondo delle donne, se no ci riempiamo la bocca di ripartenza dalle donne solo perché è trendy in questo periodo, ma di fatto accettiamo solo il metodo gerarchico e basato sulla tutela delle rendite di posizione tipico della vecchia politica. Occorre che i giovani coinvolti non siano "figli di", perchè i giovani non devono rassicurare gli anziani sul fatto che saranno controllabili e che in fondo sarà tutto come è sempre stato, ma devono cambiare metodo e soprattutto rappresentare una generazione di non garantiti appieno. 

Serve uno sguardo sul Paese reale, meno atteggiamento radical chic verso le persone che fanno sacrifici e più consapevolezza della necessità di essere partigiani, sempre: dove con partigiani intendo schierarsi attivamente, al fianco delle donne quando chiudono le scuole per il Covid, al fianco dei nuovi lavori dai riders alle partite iva monocommittenti. Non essere mai indifferenti, di fronte a problemi che apparentemente non si possono risolvere o di fronte a problemi che richiedono una gestione della complessità, nascondendosi dietro l'elogio della resilienza. 

E spero che la Conferenza Nazionale Donne Democratiche torni ad essere centrale per la formazione della classe dirigente in tutti i suoi livelli e non sia mai utilizzata per allontanare dalle segreterie le donne che vogliono occuparsi di ambiente, trasporti, cultura o Europa, insomma tutto tranne che tematiche di genere perché danno per scontato di poter essere totalmente libere nel pensiero e nelle parole: le Donne Democratiche devono avere la possibilità di scegliere gli uomini che vengono eletti secondo valori di riferimento propri, esattamente come fino ad oggi gli uomini hanno sempre scelto le donne che dovevano essere nelle posizioni di potere. 

Dai circoli arriveranno certamente contributi e idee ma c'è tanto lavoro da fare e sono sicura che Enrico sia la persona migliore che il PD potesse trovare di fronte ad un ostacolo imprevisto, e credo avrà la capacità di guardare al futuro e mai al passato. Buon lavoro Enrico!

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