La pessima idea del blocco del traffico, la classica soluzione d'emergenza per far vedere che si sta facendo qualcosa. Non importa cosa, l'importante è far vedere che siccome c'è l'emergenza qualcuno ha agito e si è preso il merito di aver tentato di risolvere il problema. Aspettare i dati per vedere i miglioramenti certo sarà utile a chi ha avuto l'idea per poi vantarsene, meno utile pensare di affrontare i problemi con dei palliativi quando è troppo tardi e peggio ancora strumentalizzare politicamente il problema "tifando" per una soluzione o un'altra.
La soluzione al problema non esiste e non ce l'ha in tasca nessuno se il problema viene affrontato così, cioè DOPO. Perché è un problema causato da tutti i cittadini, non solo da una parte o dall'altra, e è un problema comune a tante altre realtà europee e dei paesi industrializzati.
Il problema dei nostri comportamenti e di come ci rapportiamo con il mondo: come se fossimo da soli. Come se la priorità di ciascuno di noi fosse proteggere un presunto proprio benessere, neanche quello della comunità a cui appartiene - figuriamoci quello dell'intero pianeta - ma proprio il proprio, il mio-tuo-suo benessere economico o apparenza di agio. Le case automobilistiche producono pubblicità di auto con 3.000 di cilindrata che consumano mezzo litro di benzina ogni volta che pigi l'acceleratore e ti mostrano strade deserte dove sgommare con codesto prodigio, poi ti imbottigli in tangenziale est con centinaia di altri clienti di tali case automobilistiche confrontando la tua auto con quella del vicino, ma per qualche motivo ti senti un figo e te ne vanti con tutti.
Poi il controsenso di chi se la prende con gli inceneritori se sono sul proprio territorio - come se l'inceneritore nel terreno del vicino fosse automaticamente la scelta più corretta perché non lo tocca di persona oggi - ma se gli dici di produrre un solo sacco di rifiuti indifferenziati a settimana (il cosiddetto secco) ti insulta perché non capisci niente della vita delle persone normali.
Se
prima di acquistare qualcosa con un imballo e gettare qualcosa che non serve più pensassimo "e se questo gesto lo
facessero 7 miliardi di persone? sarebbe sostenibile?" probabilmente
cambiaremmo spontaneamente gran parte dei nostri comportamenti.
La soluzione esisterà quando considereremo prioritario non tanto cambiare l'auto perché ci dicono che la nuova è più sostenibile - in realtà affascinati da una pubblicità ingannevole in cui ci fanno credere che noi come persone avremo più valore/bellezza/divertimento acquistando quel prodotto - quanto piuttosto far durare le nostre auto 300.000 km prima di buttarle, con adeguata manutenzione e prevenzione dei problemi. Certo sarebbe utilissimo cambiare le caldaie in città se sono vecchie e inquinanti, ma ancora di più lo sarebbe non tenere il riscaldamento sui 20 gradi d'inverno, e non perché c'è un divieto di farlo ma perché non ha senso avere 20 gradi in casa d'inverno. Sono le scelte piccole, quotidiane, di ognuno di noi che possono fare la differenza e a livello istituzionale sicuramente la scelta di investire sui mezzi pubblici, non 20 anni dopo le tangenziali e varie Teem e Pedemontana, ma in modo alternativo alle vie asfaltate. Prolungando la metropolitana con la stessa tempestività con cui è comparsa la Teem in tempo per Expo e facendo in modo che i mezzi pubblici siano fruibili da tutti in modo semplice e che non renda le giornata infinite:
- orari sensati per il nuovo mondo del lavoro che cambia dove è sempre più normale avere turni di lavoro e impegni in orari che non sono 9-18 lunedì-venerdì
- puntualità, perché una persona puntuale di natura non vuole in alcun modo arrivare in ritardo agli appuntamenti giustificandosi con "mi sono affidata a mezzi di fortuna per arrivar qui"
- prezzo dei biglietti che sia in rapporto alla qualità del servizio
- reperibilità dei biglietti stessi, troppo spesso se si cerca di prendere un autobus o un tram di sera o di domenica non essendo in possesso di un abbonamento non è possibile reperire il biglietto
- sicurezza nelle stazioni anche in orario notturno garantita da videosorveglianza anche esterna se necessario.
Un capitolo in particolare va speso per il prolungamento della linea M2 dal Cologno Nord a Vimercate: con la realizzazione di questo progetto sarebbe possibile collegare una delle aree più popolose dell’area
urbana milanese e una delle più significative dal punto di vista
produttivo mettendo in connessione diretta Milano con l'area del
distretto hi-tech, inoltre ogni giorno transitano sulle nostre
tangenziali pendolari provenienti da Bergamo, Lecco, Como e Varese con
gravi danni per le persone e per l'economia, gravi ritardi e incertezze
nella puntualità dell’arrivo delle merci, difficoltà per il
raggiungimento del posto di lavoro, gravi danni per l'inquinamento e
quindi sul lungo periodo per la salute dei cittadini. E sicuramente un
alleggerimento del traffico sulla tangenziale Est sarebbe un vantaggio
anche per l’aeroporto di Linate che oggi è più difficilmente
raggiungibile in tempi brevi proprio per la congestione del traffico.
Tra l’altro ci sono anche i margini per ridurre i costi del progetto
iniziale, prevedeva un investimento di 477 milioni di €, per esempio
sviluppando tutto il tracciato in superficie. A gennaio 2014 si è
parlato di utilizzare i soldi dell’aumento del casello della Tangenziale
Est di Agrate per finanziarla ma al momento anche questo è rimasto solo
un progetto. I cittadini di Vimercate, Concorezzo, Agrate Brianza,
Brugherio e tutti i lavoratori delle aziende di quest’area aspettano da
anni la metropolitana.
Abbiamo avuto la Teem, tra poco -speriamo di no - la Pedemontana, decine di concessionarie di auto sul territorio ma ancora non un servizio di trasporto pubblico efficiente e al passo con i tempi.
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