Visto che Rozzano sembra diventata il centro di un presunto conflitto bigotti-infedeli leggiamo il comunicato della scuola che ha fatto da passerella d'onore a Salvini, Gelmini & co.
"Non ho mai fatto rimuovere crocefissi né dalle aule del Comprensivo Garofani né da quelle delle altre scuole che ho gestito e diretto nel corso di più di vent'anni per un motivo molto semplice: nonc'erano" afferma Marco Parma, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo in oggetto "L'unico diniego che ho opposto riguarda la richiesta di due mamme che avrebbero voluto entrare a scuola nell'intervallo mensa per insegnare canti religiosi ai bambini cristiani".
E ci mancherebbe che la scuola debba diventare un surrogato del catechismo, tanto più ad opera di soggetti esterni che vogliono entrare nella scuola: mi pare il minimo che debbano chiedere al preside e possano tranquillamente sentirsi dire di no.
Informarsi, leggere, confrontare le diverse versioni dei fatti. No non è la descrizione di un detective ma di un qualunque giornalista un minimo capace e anche di chi rilascia dichiarazioni a muzzo.
Al di là della mia opinione personale, per cui la scuola dovrebbe essere laica e non destinata in alcun modo ad una formazione religiosa di parte dei ragazzi, qui si tratta proprio di cambiare i fatti e utilizzarli a proprio uso e consumo.
Trovo peraltro stupefacente il comportamento dell'italiano medio: paga per il sesso, bestemmia al bar, non va a messa quasi mai, cerca di raggirare il sistema con tutti mezzi possibili e si comporta in modo spontaneo violando ogni giorno alemno 7 o 8 - presunti - comandamenti, ma quando si parla della festa di Natale e del crocifisso nelle scuole dice di voler difendere la propria cultura. Mi sfugge quale. Soprattutto in una scuola in cui sono andate le telecamere a riprendere le pessime condizioni in cui sono le aule e le aree comuni, sinceramente anche avessero tagliato sulla festa di Natale sarebbe stato solo meglio per avere la possibilità di rendere l'edificio fruibile ogni giorno da tutti gli studenti.
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