lunedì 17 febbraio 2020

194, non toccarla!

Gli uomini che giudicano le scelte relative al corpo femminile non meriterebbero neanche un commento. Trovo però estremamente pericoloso che un parlamentare ex ministro utilizzi il suo ruolo politico per veicolare un'immagine della donna, delle fasi di fragilità della vita femminile, della situazione precaria in cui una donna può trovarsi come negativa e addirittura "incivile". Compito di un politico, se rileva un uso improprio del servizio sanitario pubblico è aprire immediatamente un tavolo con gli operatori del settore - che dovrebbero essere competenti dal punto di vista medico e non giudicare moralmente - ed iniziare a tracciare un quadro del problema, per esempio: 1) i contraccettivi sono accessibili in modo rapido e gratuito per tutte le fasce d'età e di reddito e anche alle donne che parlano con difficoltà l'italiano? Esiste un percorso formativo che aiuti soprattutto le giovani adolescenti o le mamme che hanno già avuto tre o quattro figli e non hanno soldi a capire qual è il contraccettivo giusto per loro? 2) esistono degli uomini che pur non intendendo prendersi la responsabilità di un figlio non usano sistematicamente il preservativo, fanno pressioni per non utilizzarlo o impongono alle donne di rinunciare al figlio? 3) esiste un problema lavorativo per determinate categorie professionali qualora si rimanga incinte nel periodo sbagliato? La politica può intervenire in merito? 4) siamo sicuri che le informazioni numeriche veicolate relative alle donne che si recano al pronto soccorso non siano piuttosto relative alla pillola del giorno dopo e non all'interruzione di gravidanza? La pillola del giorno dopo è disponibile effettivamente in farmacia in ogni orario del giorno e della notte e è possibile averla senza passare da un ospedale? Se un servizio sanitario funziona non c'è bisogno di rivolgersi mai al pronto soccorso per nessun tipo di servizio, laddove la burocrazia è eccessiva, complessa e il tempo a disposizione è poco è più facile rivolgersi ad un servizio emergenziale che va a supplire le carenze di tutto il sistema. La politica intervenga sul sistema, non si metta a giudicare i sintomi del suo malfunzionamento dal punto di vista etico o morale.

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