Totale lavoratori in Italia:
24.732.598 a tempo indeterminato (non
tutti protetti da art.18 visto che in alcune aree ci sono molte piccole imprese
che mandano avanti l’economia)
3.348.124 precari di vario genere
2.905.433 disoccupati
fonte qui.
Iscritti alla CGIL (anno 2013, fonte qui)
lavoratori 2.698.012 di cui NIDIL (precari
vari) 67.632
pensionati 2.988.198
totale 5.686.210
- 0,46 % rispetto all'anno precedente
secondo me sono solo i pensionati che sono morti nel corso dell'anno.
Non sono proprio sicura che la Camusso e
Landini rappresentino gli interessi di tutti i lavoratori. Forse di una parte
di essi.
Iscritti alla CISL (sempre per l'anno
2013, qui trovate i dati completi)
lavoratori 2.311.276 di cui somministrati
autonomi atipici: 43.796
pensionati 2.006.515
totale 4.372.280 (sì i conti non tornano
perché c'è una piccola categoria speciale)
Ora quello che io vedo è che sommando i
lavoratori iscritti ai due sindacati maggiori (quasi tutti a tempo
indeterminato analizzando i dati nel dettaglio) si hanno meno di 5 milioni di persone
su 28 milioni di lavoratori che in qualche modo contribuiscono allo Stato, il
che significa che anche se i sindacati hanno più potere contrattuale
chiaramente non rappresentano tutti i lavoratori, ma ce ne sono altri che non
hanno voce. Che non hanno potere contrattuale. Che per la tipologia stessa
di lavori che svolgono probabilmente non ha neppure senso che si uniscano in
una macrocategoria.
Comunque, il cambiamento dovrebbe avvenire in modo più blando e dovrebbe essere un cambiamento prima nella testa delle persone e poi nella loro vita, un cambiamento imposto genera sempre un qualche scontento e molte persone sono impreparate a vedersi in altri ruoli, a formarsi, reinventarsi. Ciò non toglie che qualora lo facciano potrebbero comunque ritrovarsi ad avere una vita migliore della precedente, magari non subito ma sicuramente la possibilità di interpretare la flessibilità come un'opportunità e non come un handicap è qualcosa che soprattutto le persone giovani dovrebbero interiorizzare senza paura.
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