Gravissime provocazioni alla STAR di Agrate
“L’invocazione della GB Foods Star di
Agrate alla responsabilità sociale è una millanteria. La responsabilità
sociale dei lavoratori e di CGIL CISL UIL è finita nel momento in cui
l’azienda sceglie la strada della provocazione aperta nei confronti dei
lavoratori, delle bugie sulla strategia industriale, delle promesse non
mantenute reiterate”. Questo il messaggio centrale che Maurizio Laini,
segretario generale della CGIL MB, lancia in occasione della conferenza
stampa sui recenti annunci di Star che prefigurano esuberi e
dismissioni dell’attività produttiva ad Agrate.
Star è un brend storico della Brianza:
246 lavoratori occupati su quello che fu un sito straordinariamente
grande e importante (220.000 metri quadri di superficie, tanti per
ospitare 3500 lavoratori quindici anni fa) oggi quasi deserto. Dadi per
brodo, infusi e sughi per pasta le produzioni rimaste: quelle innovative
– a partire dal brodo liquido – realizzate in Spagna o in Polonia e
commercializzate in Italia come italian food.
Mentre CGIL CISL UIL e i lavoratori
attendevano risposte sul piano industriale che rilanciasse le
produzioni, Star ieri mattina ha incontrato il Ministro Guidi e
senza i Sindacati ha annunciato 35 esuberi (licenziamenti) entro giugno e
altri trenta nei prossimi mesi. Salvo promettere 25 milioni di
investimenti sul sito. E nel pomeriggio mentre si svolgeva un incontro
tra CGIL CISL UIL, Assolombarda e l’azienda a Monza, ad Agrate la
Star convocava gli operai e annunciava i licenziamenti. Il Sindacato
abbandona il tavolo in corso si trova davanti giornalisti e agenti della
Digos: “Allora qualcuno sapeva, e ha mobilitato le forze
dell’ordine. Sapeva di questa provocazione diretta ai lavoratori! Che
ovviamente sono subito scesi in sciopero e hanno manifestato dentro e
fuori l’azienda ieri pomeriggio stesso” raccontano i sindacalisti presenti alla conferenza stampa. “il comportamento del Gruppo, dell’Azienda e di Assolombarda è stato devastante sul piano delle relazioni sindacali - aggiunge Laini – e deliberatamente conflittuale con i lavoratori. Diretto. Autoritario. Terribile, anche nei confronti delle loro famiglie”.
A giudizio di CGIL CISL UIL gli
investimenti annunciati non serviranno a finanziare un piano industriale
che non c’è (c’è invece, da subito, il licenziamento di 65 persone e la
dismissione di metà della produzione ad Agrate) ma a valorizzare l’area
dal punto di vista immobiliare. I sindacalisti aggiungono che “il
sito va verso la trasformazione d’uso; quel che interessa alla
multinazionale è il brend ancora straordinariamente ricco (“STAR”) e
capace di coprire produzioni fatte altrove”.
Le tre confederazioni sindacali hanno
annunciato la sospensione delle relazioni sindacali con Assolombarda
fino ad un necessario chiarimento; una richiesta al Mise di incontro sul
piano industriale; un volantinaggio (mercoledì al mercato) e
un’assemblea pubblica (nei prossimi giorni) ad Agrate perché “a soffrire
è un intero territorio e la sua vocazione industriale e
manifatturiera”; il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale e dei
parlamentari locali (l’on. Roberto Rampi ha già avanzato un’interrogazione parlamentare dedicata e l’on. Davide Tripiedi ha esplicitato vicinanza); la mobilitazione visibile dei lavoratori della Star anche se la prossima settimana saranno tutti in cassa integrazione.
Il testo dell'interrogazione parlamentare presentata dall'on. Rampi |
Matteo Casiraghi, segretario generale della FLAI CGIL MB ha concluso che “il
disprezzo dell’azienda dimostrato nei confronti dei lavoratori merita
una risposta di mobilitazione adeguata. Non possiamo più credere alle
favole narrate da chi per primo si pone sulla strada del conflitto e
dello scontro. Proveremo con tutti i mezzi a salvare i posti di lavoro:
certo è che si è rotto uno sforzo di collaborazione e si è stracciata
tutta la disponibilità al dialogo che FLAI, FAI e UILA hanno sempre
dimostrato ai tavoli…..”.
Monza, 11 febbraio 2016
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