mercoledì 17 febbraio 2016

‪#‎Unite4Heritage‬ nasce la Task force italiana a difesa del patrimonio culturale.

Si è tenuta ieri mattina a Roma alle Terme di Diocleziano la presentazione della task force italiana “Caschi Blu della cultura”. (Qui il video)
“L’Italia si conferma una grande potenza culturale – dichiara il Ministro Franceschini -  in grado di assumere importanti incarichi in ambito internazionale sotto le insegne Onu per la tutela del patrimonio culturale mondiale. L’accordo di oggi suggella un percorso cominciato all’Expo, quando il 1 agosto 2015 oltre 80 ministri della cultura siglarono la Dichiarazione di Milano per la difesa dei beni artistici, storici e archeologici minacciati dalla distruzione, proseguito all’Assemblea Generale dell’Onu di settembre con l’intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e formalizzato con l’approvazione della proposta italiana da parte del Consiglio esecutivo Unesco il 17 ottobre. Un successo italiano nel nome della difesa della cultura e della civiltà”.

Un momento di passaggio significativo, dall’idea alla concretezza, dalla volontà di proteggere la cultura alla capacità di mettere in atto questa volontà, in una sinergia tra Ministero dei Beni Culturali, Ministero degli Esteri e Ministero della Difesa.
“Si colpiscono dei simboli per due ragioni – ci ricorda il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni - per colpire la cultura, l’istruzione, la capacità delle persone di crescere nella consapevolezza. Ma oltre a questo c’è un obiettivo più insidioso, che è quello di cancellare, attraverso la distruzione di simboli, la diversità e il pluralismo che si sono sviluppati nel corso dei secoli. E’ una sorta di pulizia culturale che si vuole fare e sappiamo quanto acuto sia questo allarme dai cristiani della piana di Ninive alle minoranze Yazide alle tante realtà intorno a noi.”

Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni

“Questa è l’Italia che fa l’Italia e di cui possiamo essere orgogliosi”
La tutela della cultura quindi come tutela del passato e insieme tutela del futuro, protezione della memoria perché l’identità di un popolo possa svilupparsi in futuro nel rispetto della propria complessità. E’ orgogliosa dell’operato italiano Irina Bokova, direttore generale dell’UNESCO: “Noi in questo momento stiamo testimoniando un dramma che colpisce l’umanità a livello mondiale, si tratta di uno o più attacchi deliberati al nostro patrimonio e ai nostri beni culturali e al nostro senso comune di cos’è l’umanità, di cosa significa vivere insieme e condividere gli stessi valori. Ricordiamo che l’Italia ha 51 siti che sono patrimonio dell’umanità e migliaia di esperti di beni culturali, per non parlare dell’Arma dei Carabinieri che ci aiuta e si adopera per fermare il traffico di opere d’arte. Stiamo aprendo un nuovo capitolo delle relazioni tra l’Unesco e l’Italia e un nuovo capitolo della protezione dei siti a rischio.”
E continua: “Il patrimonio culturale non è solo la bellezza, il patrimonio culturale è la nostra identità”.
Il primo nucleo italiano dei caschi blu della cultura #CaschiBludellaCultura
Soddisfatto il parlamentare del Partito Democratico Roberto Rampi, in Commissione Cultura alla Camera: “L'Italia e l'Unesco insieme hanno dato vita alla prima task force di caschi blu della cultura. Esperti e Carabinieri che combatteranno il traffico di beni culturali, difenderanno il patrimonio, interverranno in zone colpite da disastri naturali. Un risultato concreto e straordinario. Quando presentai la prima interrogazione su questo tema in Parlamento - aggiunge Rampi - mai avrei pensato che in tempi così rapidi si riuscisse ad arrivare alla fase operativa. Ancora non c'era stata Palmira. Ma c'erano state le distruzioni di Mosul, il traffico di reperti, la fuga delle nostre missioni archeologiche dalla piana di Ninive. L'Italia c'è e ha fatto la sua parte. E dopo la risoluzione parlamentare attraverso le decisioni prese prima a Milano Expo e poi all'assemblea dell'Unesco oggi quell'idea, quel bisogno diventa realtà."
“La tutela del patrimonio culturale - conclude l’on. Rampi - è lotta a una delle principali fonti di finanziamento del terrorismo e al tempo stesso la difesa della diversità culturale, della convivenza tra culture che è il vero nemico che il terrorismo combatte”.


                                           la presentazione del Mibact del progetto


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