Si
è tenuta ieri mattina a Roma alle Terme di Diocleziano la presentazione della
task force italiana “Caschi Blu della cultura”.
(Qui il video)
“L’Italia si conferma una grande potenza culturale – dichiara il Ministro Franceschini
- in grado di assumere
importanti incarichi in ambito internazionale sotto le insegne Onu per la
tutela del patrimonio culturale mondiale. L’accordo di oggi suggella un
percorso cominciato all’Expo, quando il 1 agosto 2015 oltre 80 ministri della
cultura siglarono la Dichiarazione di Milano per la difesa dei beni artistici,
storici e archeologici minacciati dalla distruzione, proseguito all’Assemblea
Generale dell’Onu di settembre con l’intervento del Presidente del Consiglio
Matteo Renzi e formalizzato con l’approvazione della proposta italiana da parte
del Consiglio esecutivo Unesco il 17 ottobre. Un successo italiano nel nome della difesa della cultura e della
civiltà”.
Un momento di
passaggio significativo, dall’idea alla concretezza, dalla volontà di
proteggere la cultura alla capacità di mettere in atto questa volontà, in una
sinergia tra Ministero dei Beni Culturali, Ministero degli Esteri e Ministero
della Difesa.
“Si colpiscono dei
simboli per due ragioni – ci ricorda il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni -
per colpire la cultura, l’istruzione, la capacità delle persone di crescere
nella consapevolezza. Ma oltre a questo c’è un obiettivo più insidioso, che è
quello di cancellare, attraverso la distruzione di simboli, la diversità e il
pluralismo che si sono sviluppati nel corso dei secoli. E’ una sorta di pulizia
culturale che si vuole fare e sappiamo quanto acuto sia questo allarme dai
cristiani della piana di Ninive alle minoranze Yazide alle tante realtà intorno
a noi.”
Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni |
“Questa è l’Italia che fa l’Italia e
di cui possiamo essere orgogliosi”
La tutela della
cultura quindi come tutela del passato e insieme tutela del futuro, protezione
della memoria perché l’identità di un popolo possa svilupparsi in futuro nel
rispetto della propria complessità. E’ orgogliosa dell’operato italiano Irina Bokova, direttore generale
dell’UNESCO: “Noi in questo momento stiamo testimoniando un dramma che
colpisce l’umanità a livello mondiale, si tratta di uno o più attacchi
deliberati al nostro patrimonio e ai nostri beni culturali e al nostro senso
comune di cos’è l’umanità, di cosa significa vivere insieme e condividere gli
stessi valori. Ricordiamo che l’Italia ha 51 siti che sono patrimonio
dell’umanità e migliaia di esperti di beni culturali, per non parlare dell’Arma
dei Carabinieri che ci aiuta e si adopera per fermare il traffico di opere
d’arte. Stiamo aprendo un nuovo capitolo delle relazioni tra l’Unesco e
l’Italia e un nuovo capitolo della protezione dei siti a rischio.”
E continua: “Il patrimonio culturale non è solo la
bellezza, il patrimonio culturale è la nostra identità”.
Il primo nucleo italiano dei caschi blu della cultura #CaschiBludellaCultura |
Soddisfatto
il parlamentare del Partito Democratico Roberto Rampi, in Commissione Cultura
alla Camera: “L'Italia e l'Unesco insieme hanno dato vita alla prima task force
di caschi blu della cultura. Esperti e Carabinieri che combatteranno il
traffico di beni culturali, difenderanno il patrimonio, interverranno
in zone colpite da disastri naturali. Un
risultato concreto e straordinario. Quando presentai la prima interrogazione
su questo tema
in Parlamento - aggiunge Rampi - mai avrei pensato che in tempi così rapidi si
riuscisse ad arrivare alla fase operativa. Ancora non c'era stata Palmira. Ma
c'erano state le distruzioni di Mosul, il traffico di reperti, la fuga delle
nostre missioni archeologiche dalla piana di Ninive. L'Italia c'è e ha fatto la
sua parte. E dopo la risoluzione parlamentare attraverso le decisioni prese
prima a Milano Expo e poi all'assemblea dell'Unesco oggi quell'idea, quel
bisogno diventa realtà."
“La
tutela del patrimonio culturale - conclude l’on. Rampi - è lotta a una delle
principali fonti di finanziamento del terrorismo e al tempo stesso la difesa
della diversità culturale, della convivenza tra culture che è il vero nemico
che il terrorismo combatte”.
la presentazione del Mibact del
progetto
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