sabato 21 marzo 2020

Più tamponi per tutti, anche in Lombardia

Credo che almeno sul tema prevenzione, per una volta le forze politiche dovrebbero muoversi in sinergia e mettendo al centro la salute di tutti i cittadini, perché non esistono cittadini di serie A e di serie B, lavoratori di serie A e di serie B, ma esistono persone che si ammalano e vengono lasciate a casa a curarsi da sole senza una diagnosi per mancanza di tamponi. Per mancanza di risorse?
Se la politica avesse una visione di medio lungo periodo, se proprio vogliamo mettere le vite umane su un piano di valutazione economico, visto che la mancanza di tamponi è evidentemente una scelta di destinazione delle risorse:

1) ipotesi si trova il vaccino a breve: o si testano comunque tutti per verificare gli anticorpi, o si sprecano vaccini per persone che in realtà sono già autoimmuni (è comunque un costo procapite, da valutare). In ogni caso è un'ipotetica remota perché non è detto che si trovi il vaccino a breve, e è più probabile che si debba coesistere con questa malattia per un lungo periodo. 

2) dover ricoverare in terapia intensiva persone che potevano essere curate con antivirali o anche farmaci sperimentali prima della crisi respiratoria è un costo enormemente più alto di qualunque sia il costo di mandarti il medico a casa 20 minuti una volta al giorno a controllare che i farmaci facciano effetto, e del costo della pastiglia in oggetto qualunque essa sia. Accorgersi che una persona con 39 di febbre può degenerare costa meno che ricoverarla 3 settimane perché è degenerata.

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