Riscopro in questi giorni una rinnovata passione politica, che ha saputo superare gli ostacoli.
Credo che in ogni percorso di vita si trovino ostacoli apparentemente insormontabili, montagne da scalare per cui bisogna essere allenati. Io sono un'appassionata di montagna, per cui credo che la metafora sia adatta al contesto: a volte si pensa di essere già allenati ma non ci si rende conto dell'altezza della montagna, di quanto sia impervio il sentiero, scivoloso, poco segnalato. Alcune montagne che ci sembra di conoscere non sono altro che una palestra per sfide più alte. Non si è preparati alla mancanza di ossigeno dell'alta quota o a portarsi da sè tutto il cibo necessario, ad ogni bivio non si sa da che parte andare, se si perde il gps con le previsioni meteo si crede di essere persi in realtà è solo mancanza d'abitudine alla nuova realtà. Procedere passo dopo passo senza fermarsi e correggendo il percorso è indispensabile per non arrendersi, così come la voglia di mettersi alla prova e la capacità di rinnovarsi e adattarsi al nuovo clima, alle circostanze. Saper gestire da soli le proprie risorse, una capacità che ho acquisito viaggiando da sola da sempre.
Ecco se una passione ha radici profonde si rinnova, si reinterpreta e rinasce, anche con un cambio di passo. La visione del mondo che ho acquisito grazie all'impegno politico non è qualcosa che può venir meno o essere sconfitta dagli ostacoli, è una nuova prospettiva, un punto di vista più ampio sul mondo.
Un investimento di fiducia in questo Paese inteso come futuro, un futuro di speranza e non di rabbia, un futuro in cui costruire per gli altri. Una scelta di non espatriare - pur avendone avuto la possibilità nei mesi che ho trascorso in Australia - perché un Paese in difficoltà non si abbandona, si lavora per cambiarlo, ci si impegna per renderlo migliore. Una passione politica, umana e culturale radicata in una filosofia che ho scoperto in questi ultimi anni e che non gela perché ha messo radici profonde, dandomi la possibilità di conoscere, approfondire, avvicinarmi agli altri in un modo diverso e nuovo. Un cambio di passo che una volta acquisito non si perde, perché se si impara a camminare in montagna e a guardare il mondo respirando a pieni polmoni la sua bellezza non si torna in pianura e si tiene un passo costante. Senza negarsi il dubbio ad ogni bivio, senza rinunciare a delle piccole soste ma sempre puntando a continuare il percorso, curiosi di quello che si troverà più avanti, consapevoli che più si va in alto più la visuale sarà bella e completa. Fianco a fianco con gli altri, sostenendo singoli progetti utili e consapevoli che il tuo problema è un mio problema, e che per ampliare la veduta e trovare ulteriori risposte è necessario continuare a camminare a passo costante, allenandosi mentre si va perché di palestre non ce ne sono più, fuori dai sentieri comuni e già conosciuti c'è solo la vita vera.
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