domenica 1 maggio 2016

Cofferati: il mestiere del sindacalista di questi tempi si fa sempre più difficile?

Ho sentito oggi Cofferati a In Mezz'ora dire che il mestiere del sindacalista si fa sempre più difficile. Penso che in tempo di crisi, ogni lavoro possa apparire più difficile perché qualunque lavoro - dall'imprenditore all'insegnante al free lance - si deve confrontare in tempi rapidi con sfide nuove e non sempre si è stati precedentemente preparati a farlo. Innovare il mondo del lavoro passa anche dalla capacità che avrà il sindacato stesso di rinnovarsi. E il lavoro di un sindacalista - superando un po' il concetto di mestiere, parola che definisce un concetto troppo antico di lavoro - è difficile perché c'è in atto un cambiamento della società e i sindacati fanno fatica a vederlo, interpretarlo, viverlo. Quindi cari sindacati fate di più e fate meglio, recuperate la necessità di spiegare ai lavoratori a qualunque categoria appartengano che non è sempre tutto colpa del governo o della politica, che molte scelte sono dovute al capitalismo imperante e che è necessario non cedere sul diritto del lavoro quando da parte dell'imprenditore si vuole scambiare la propria responsabilità con quella della politica e quando di fronte all'incapacità di affrontare le nuove sfide si scappa, ma è necessario anche capire cosa si intende con diritto del lavoro. Perché l'effetto che vien fuori a sentire le vostre dichiarazioni è: 
- l'imprenditore ha una sfida nuova, non la sa cogliere e scappa all'estero dove ha meno difficoltà (tasse e lavoro a costi inferiori); 
- il sindacato ha di fronte una sfida nuova e non la sa cogliere perché è troppo difficile rispetto al mantenimento di un consenso stabile tra persone ostiche al cambiamento; 
- i lavoratori a tempo indeterminato hanno la possibilità di cambiare e migliorarsi ma non se ne parla neanche, han le rate di qualcosa da pagare; 
- e in un contesto di questo tipo i giovani che hanno investito sul futuro, sugli studi, sui viaggi, sull'apertura mentale, sembran dei pazzi fuori dal mondo perché ovviamente trovano poco spazio e finiscono con l'andare all'estero o cominciare a lavorare con lo stesso spirito dei vecchi e dei sindacalisti: massimo rendimento col minimo sforzo. 
Datevi una mossa tutti quanti, nel cambiamento entrateci e fatelo vostro, perché l'evoluzione umana si è sempre basata sull'innovazione.

Nessun commento:

Posta un commento

Prima pensa, poi scrivi