domenica 6 marzo 2016
Il dolore arrabbiato di Rosalba Failla
Dispiacere per il modo in cui sono state liquidate le parole della vedova di uno degli ostaggi morti in Libia, Rosalba Failla: ''Messaggio di Mattarella non ha valore. Lo Stato ha fallito'' e il suo invito a non fare l'autopsia in Libia. Dispiacere perché il dolore si esprime così, con rabbia, e la perdita della persona amata non è certo consolata dalle parole di un capo di stato che esprime "vicinanza" né può essere fatta un'autopsia senza l'autorizzazione dei famigliari. Dispiacere, perché la società dello spettacolo ci ha abituati forse ad un'espressione del dolore di classe, elegante, radical chic, come quella dei genitori di Valeria Solesin. Il dolore autentico di una persona che per mesi ha atteso con ansia il ritorno della persona amata e che l'ha scoperta morta in circostanze misteriose non può che essere così, vero, incazzato, senza nessuna comprensione per chi in qualche modo si è liberato da solo e soprattutto di fronte a una perdita le parole di un uomo lontano in giacca e cravatta non servono a nulla. Non esiste un dovere istituzionale dei cittadini a ringraziare le autorità per avere un trattamento privilegiato poi - sostegno della farnesina, funerali di stato, presenza istituzioni ai funerali, sostegno costi di rientro - perché per il Ministero degli esteri è un dovere occuparsi dei cittadini italiani all'estero. Semplicemente non doveva essere fatta l'autopsia lontano dalla moglie e andava rimpatriata la salma con rispetto umano. Rispetto per il dolore vero, che viene espresso come capita, in modo soggettivamente diverso da persona a persona. Certo potendo scegliere si fa più "bella figura" ad avere parenti e amici come quelli di Valeria Solesin, politicamente corretti. Ma l'amore non è sempre politicamente corretto, le parole espresso alla scoperta di una notizia così non sono sempre giuste, adatte, confortevoli. E non c'è alcun bisogno che lo siano, di fronte alla morte la reazione è spontanea e per elaborare il dolore è necessario che sia espressa. Del resto, perché dovrebbe dire grazie allo stato una vedova? Per ricordarsi per il resto della vita di aver tradito la persona amata con parole finte proprio un attimo prima dell'ultimo saluto? Non avrebbe senso alcuno nel contesto.
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